Il direttore dell’organizzazione Ahmad Nassar chiarisce la posizione sul caso dell’azzurro

Attraverso il suo direttore esecutivo la PTPA chiarisce la posizione sul caso Sinner. Dopo l’attacco frontale nel comunicato pubblicato inizialmente, Ahmad Nassar ha chiarito la posizione sulla questione Clostebol dell’altoatesino in un’intervista al giornalista Adam Addicott di Ubitennis.net:Sono stato coerente e chiaro sul caso di Jannik. È stato trattato ingiustamente da un programma antidoping fuori controllo, illegale e non idoneo allo scopo”.

Allo stesso tempo, altri hanno sottolineato che sembra essere stato trattato meno ingiustamente rispetto a molti altri giocatori. La soluzione qua non è trattarlo in modo più ingiusto, in linea con gli altri giocatori. Nemmeno la soluzione è trattare gli altri giocatori in modo ingiusto come Jannik. La nostra soluzione è trattare tutti i giocatori in modo equo”.

Se qualcuno non è colpevole, come stabilito dall’ITIA e dalla WADA, come è possibile che il caso abbia comunque richiesto quasi un anno per essere risolto e abbia comunque portato a una sospensione di tre mesi che è ancora in corso mentre parliamo? Il sistema non funziona e deve cambiare”.

Dichiarazioni ben diverse rispetto a quelle sull’ITIA del comunicato: “L’ITIA ha dimostrato nell’agosto 2024 che il suo approccio autoritario è arbitrario e selettivo”.