Escludendo Slam e Masters 1000, nei quali i big non mancano mai, la buona riuscita di tutti gli altri tornei ATP è legata principalmente alla presenza di qualche nome di spessore, in grado di attirare numerosi spettatori. E più il torneo ha ambizioni (e risorse) e più i nomi in ballo diventano importanti. Eppure, nonostante la scelta di Federer e Nadal di chiudere in anticipo le proprie stagioni abbia privato l’ATP 500 di Basilea delle sue principali attrazioni, e Stan Wawrinka abbia fallito l’obiettivo finale, gli Swiss Indoors si sono confermati sugli stessi livelli delle scorse edizioni. Sia come pubblico e quindi incassi, con circa 71.000 spettatori nell’arco della settimana, sia a livello di copertura mediatica, grazie a 30 ore di diretta sulla tv nazionale e la diffusione in 180 paesi diversi. Un risultato inatteso, che ha motivato ancor di più il direttore del torneo Roger Brennwald nella sua intenzione più recente, raccontata alla stampa proprio a margine del torneo. Il suo evento ha lo “status” di ATP 500 garantito fino all’edizione 2018, ma il manager svizzero non si accontenta, e ha proposto all’ATP di lanciare una nuova categoria “750”.
L’intenzione è di avvicinare ancor di più ai Masters 1000 quegli ATP 500 in grado di raggiungere un livello più alto nel mix fra strutture, organizzazione, servizi, montepremi e numero di top players coinvolti. Secondo Brennwald, al momento – oltre ovviamente a Basilea – i tornei in questione sono Rotterdam, Dubai e Pechino, i cui responsabili hanno condiviso la sua proposta inoltrata all’associazione. “Ci sono dei 500 che offrono un montepremi molto inferiore rispetto al nostro (quest’anno era di oltre due milioni di euro) – ha detto Brennwald – e in più non offrono garanzie ai migliori giocatori. Abbiamo il diritto di sognare in grande”. A prima vista la proposta ha il suo perché: la disparità tra il livello di alcuni tornei della medesima categoria è all’occhio di chiunque, vuoi per la collocazione geografica o quella in calendario, eppure assegnano tutti lo stesso numero di punti. Per questo, l’inserimento di una categoria in più (sono quattro anche a livello WTA) darà maggior risalto ai tornei più prestigiosi, senza andare a stravolgere il calendario. E se 750 punti in palio rischiano di essere troppi, o troppo vicini ai 1.000 dei Masters 1000, una via di mezzo fra 500 e 750 può calzare a pennello.
La proposta di Roger Brennwald: quattro ATP 750 dal 2019
Soddisfatto per i risultati del 2016, malgrado l’assenza di Federer e Nadal, il direttore del torneo di Basilea ha proposto all’ATP un nuovo format da lanciare dal 2019, per premiare i quattro “500” più meritevoli. Secondo Brennwald sarebbero Rotterdam, Dubai, Pechino e Basilea.