Il romano, che collaborerà con Francisco Roig, deve ricostruire dalle fondamenta la classifica

Sarà un 2024 di ripartenza per Matteo Berrettini. Una stagione diversa dal passato, nella quale cambierà diverse cose, a partire dal coach, annunciato ieri: il romano collaborerà con Francisco Roig, colui che è stato per ben diciotto anni il vice-coach di Rafa Nadal, collaborando prima con lo zio Toni e poi con Carlos Moyà. L’unica esperienza da vero e proprio coach è stata con Sloane Stephens lo scorso anno e non è andata benissimo. Berrettini si è affidato a lui per trovare le sensazioni e gli stimoli del passato, una sfida per ripartire. Smentite quindi le indiscrezioni che volevano Thomas Enqvist, con il quale evidentemente non si è andati oltre a un sondaggio esplorativo.

L’ex numero 6 del mondo dovrà ricostruire anche la classifica, poiché comincerà il 2024 da numero 92 del mondo: una posizione in classifica che gli permetterà di essere all’Australian Open senza passare per le qualificazioni, ma che lo costringerà a giocare le qualificazioni a Brisbane, il primo torneo dell’anno. L’italiano è fra gli alternate ad Adelaide e Auckland: vedremo se chiederà una wild card o giocherà le qualificazioni in uno di questi due tornei (oppure potrebbe sfruttare lo special exempt arrivando in fondo a Brisbane). Poi ci sarà appunto l’Australian Open: un torneo nel quale è difficile fissare un’aspettativa, partendo come non testa di serie. Lo scenario di pescare un tabellone difficilissimo può essere concreto, di conseguenza bisognerà valutare al momento del sorteggio i possibili sviluppi. La voglia di rinascere è tanta: Berrettini avrà intrapreso la strada giusta per la risalita?

  • Qualificazioni Brisbane (31 dicembre-7 gennaio)
  • Adelaide/Auckland (8-13 gennaio) *
  • Australian Open (14-28 gennaio)

* In questi due tornei Berrettini sarà fra gli alternate, non è sicura la sua partecipazione