di Roberto Bonigolo
Un torneo nel segno dei nostri portacolori dall’inizio alla fine. Questo Future da 15.000 $ (Trofeo Banca Popolare di Vicenza) disputato alla Società Canottieri Padova è stato infatti colorato d’azzurro sia in quantità che in qualità.
Dei 23 nostri portacolori presenti nel maindraw (con quattro atleti inseriti tra le teste di serie: Riccardo Bellotti, Thomas Fabbiano, Viktor Galovic e Roberto Marcora) ben cinque erano presenti tra i magnifici otto finali e ben tre sui quattro semifinalisti: Walter Trusendi, Salvatore Caruso e Enrico Burzi assieme all’argentino Andres Molteni, dopo che la prima testa di serie, l’altro argentino Leandro Migani, era stato estromesso dallo stesso Trusendi.
Due appassionanti e spettacolari semifinali promuovevano di fatto al match-clou finale due outsider: Salvatore Caruso, un ventenne siciliano qui numero 498 ATP ed il 32enne Enrico Burzinumero 680 ATP, entrambi non compresi tra le teste di serie. Due semifinali comunque in fotocopia, incamerate in rimonta al terzo set appunto sia da Caruso che da Burzi rispettivamente sul coriaceo Trusendi e sul vice favorito argentino Molteni. Una finale palpitante e rocambolesca (7-6, 6-7, 6-0 lo score per una durata di gioco di circa due ore e mezza) ha infine consegnato meritatamente il Trofeo Banca Popolare di Vicenza al promettente Salvatore Caruso, al primo successo nel circuito “pro”, che ha ritrovato finalmente il suo gioco, fatto di buone variazioni, improvvise smorzate e scorribande sotto rete.
Da notare che anche il doppio si è colorito parzialmente d’azzurro con il successo finale del duo Molteni/Trusendi al super tie break del terzo set sulla coppia Bolt/Reinwein (AUS/GER). Un’ultima e doverosa nota di merito per lo staff organizzativo di questo ormai usuale “combinedevent” capitanato dal direttore di torneo Alessandro Moro coadiuvato dal supervisor M. Morelli e M.C. Barbarano che hanno saputo ben destreggiarsi nelle complicanze del torneo e nell’imperversare di una calura pienamente estiva.
Nella foto: i finalisti al Future di Padova. Da sinistra Salvatore Caruso, Massimo Morelli (supervisor), Enrico Burzi.