Secondo successo stagionale, dopo Barcellona, per Roberta. A s’Hertogenbosch supera in tre set (6-7 6-3 7-5) Jelena Dokic…

di Giorgio Spalluto – foto Getty Images

 

Il primo atto di quella che si sarebbe rivelata più tardi una giornata storica per il tennis italiano, grazie anche al successo di Andreas Seppi a Eastbourne, vede protagonista Roberta Vinci sui campi in erba di s’Hertogenbosh, in Olanda. L’Italia non aveva mai vinto un titolo sull’erba sino sabato 18 giugno 2011, ecco che ne arrivano due insieme.

Il primo porta la firma della 28enne tarantina, numero 30 Wta, che ha sconfitto per 6-7(9) 6-3 7-5, in due ore e sei minuti di gioco, l'australiana Jelena Dokic, numero 59 Wta.

 

La pugliese parte subito forte (2-0), fallisce anche una palla per il doppio break di vantaggio, prima di subire il recupero della Dokic, che passa per la prima volta a condurre sul 4-3. Nel decimo gioco l'azzurra è costretta salvare un set point, altri due anche nel dodicesimo, prima di rifugiarsi nel tie-break. Qui è Roberta a non sfruttare sul 6-5 una palla set che la Dokic annulla con una palla corta. Sul 7-6, l’australiana spreca il 4° set point ma il quinto è quello buono e Jelena si aggiudica il tie-break per 9 punti a 7.

La reazione di Roberta non si lascia attendere nel secondo parziale, sospeso brevemente per pioggia sul due pari. L'azzurra se lo aggiudica per 6-3 grazie ad un break all'ottavo gioco. Nel terzo, l’equilibrio regna sovrano fino al nono gioco quando improvvisamente e inspiegabilmente la Dokic crolla commettendo due doppi falli e regalando all’azzurra la possibilità di servire per il match sul 5-4.

Partita finita? Neanche per sogno. Roberta restituisce il favore alla sua avversaria che, però, non ne approfitta perdendo nuovamente il servizio con il sesto doppio fallo del set, l’undicesimo della partita. Questa volta la tarantina non si lascia sfuggire l’occasione e, al quarto matchpoint, può alzare le braccia al cielo per la quinta volta in carriera, su sei finali disputate. Quello olandese è il secondo alloro stagionale dopo quello conquistato sulla terra di Barcellona.


Grazie a questo successo sale al n.29 del ranking mondiale e si candida al ruolo di mina vagante nei prossimi Championships che non l’hanno mai vista andare oltre il terzo turno nel 2005 e nel 2009 battuta rispettivamente da Kim Clijsters e Serena Williams. Al primo ostacolo se la vedrà con Vera Dushevina che lo scorso anno eliminò al primo turno di Wimbledon Francesca Schiavone, reduce dalla sbornia del Roland Garros.

 

Nel torneo di doppio non ce l’hanno fatta Flavia Pennetta e Dominika Cibulkova, sconfitte per 1-6 6-4 10-7 dalle ceche Barbora Zahlavova Strycova/Klara Zakopalova, quarte favorite del seeding.

 


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