15 anni dopo, un tennista vince il suo primo titolo ATP superando due top-10 uno dopo l’altro. Ma se Albert Portas era stato una meteora, quello di Alexander Zverev a San Pietroburgo dovrebbe essere il primo titolo di una carriera destinata a grandi successi. “E sono contento che sia arrivato in Russia, dove sono nati i miei genitori”.

Il 25 settembre 2016 sarà ricordato come il giorno delle prime volte. Metz e San Pietroburgo hanno sancito i primi titoli ATP di Lucas Pouille e, qualche minuto dopo, di Alexander Zverev. Il predestinato di Amburgo, secondo molti futuro numero 1, ha messo fine alla striscia positiva di Stan Wawrinka, superandolo col punteggio di 6-2 3-6 7-5. Al di là dei punti e dei dollari guadagnati, è un successo importante perché stronca sul nascere un possibile complesso da finale, poiché quest’anno aveva perso sia a Nizza (da Dominic Thiem) che ad Halle (da Florian Mayer). “A Nizza ero arrivato molto stanco, avevo giocato una dozzina di prima della finale, mentre ad Halle avrei potuto fare qualcosa di più – ha detto Zverev – adesso sono contento di avercela fatta, specialmente contro un giocatore importante come Stan”. Il successo di Zverev ha un rilievo statistico interessante, poiché Wawrinka aveva vinto le ultime undici finali giocate. La serie era iniziata a Chennai 2014, quando batté Edouard Roger Vasselin, e si è bloccata al termina di una sfida molto combattuta. “Sasha ha espresso un tennis di grande qualità, nel terzo ho fatto molta fatica – ha ammesso Wawrinka – ho avuto le mie chance, ma non le ho sfruttate. E lui ha meritato la vittoria”. In effetti, Stan è stato avanti 3-0 nel terzo set, quando riusciva a muovere la palla sia con il topspin che con lo slice. E faceva correre Zverev da tutte le parti. Ma il 19enne non ha mollato e ha agganciato il 5-5, salvo poi intascare il break decisivo al termine di un super-scambio da 21 colpi, chiuso da un dritto largo di Wawrinka.

Per rendere l’idea dell’impresa, è opportuno ricordare che Zverev ha scippato per quattro volte il servizio allo svizzero, che pure in tutta la settimana non aveva incassato neanche un break. “Nel terzo set ho cercato di prendere maggiormente l’iniziativa e ho giocato diversi slice alla sua sinistra. Per me è speciale vincere proprio in Russia, il paese dove sono nati i miei genitori e quello che mio padre ha rappresentato in Coppa Davis” ha spiegato Zverev, bravo a chiudere con un dritto vincente. Si tratta per primo titolo ATP per un teenager dopo oltre otto anni. L’ultimo era stato Marin Cilic a New Haven (torneo che peraltro non esiste più) nel 2008. Ma i dati significativi non finiscono qui: battendo uno dopo l’altro Berdych (n.9) e Wawrinka (n.3) diventa il primo a vincere il suo primo titolo ATP superando due top-10 uno dopo l’altro: per trovare un’impresa simile dobbiamo andare al 2001, quando il “Dragone” Albert Portas si impose al Masters 1000 di Amburgo battendo Lleyton Hewitt e Juan Carlos Ferrero, rispettivamente numero 7 e numero 6. A proposito di classifica, quella nuova vede Zverev in 24esima posizione, ma è soltanto il gradino di una scalata che si annuncia inarrestabile. E San Pietroburgo 2016 potrebbe entrare nella storia dei tornei ATP come Milano 2001 (primo titolo di Federer), Sopot 2004 (Nadal) e Amersfoort 2006 (Djokovic). Semplicemente, la nascita di una stella.


Alexander Zverev (RUS) b. Stan Wawrinka (SUI) 6-2 3-6 7-5