da Marsiglia, Andrea Merlo
Nessuno lo ammetterà, ma gli operai preposti all’allestimento del Plais des Sport di Marsiglia devono aver fatto le ore piccole per tramutare il “cantiere” zeppo di cartoni rotti e rottami di plastica in una delle più lussuose location da cui si può ammirare un torneo Atp. I tavoli dei ristoranti sono in perfetto schema, senza una sedia fuori posto, luci al neon di color lilla proiettano di tanto in tanto il loro fascio intermittente dando all’ambiente un tocco folkloristico. Della polvere e del caos di poche ore prima nemmeno il più vago sentore. E’ difficile pensare che molti giocatori usciti prematuramente nelle qualificazioni non possano immaginare il palazzetto addobbato per la kermesse, ma debbano accontentarsi del rumore dei trapani e del picchiare incessante dei martelli.
Il primo giorno dell’Open 13 offre pochi match del tabellone principale di singolare, ma dedica la mattinata all’ultimo turno del seeding cadetto e condisce la fascia pomeridiana con qualche doppio in cui sono i francesi a farla da padroni. Due soli gli incontri del main draw, a chiusura del programma, il cipriota Baghdatis contro il tedesco Brands e la wild card di casa David Guez contro Mischa Zverev. Hanno fatto il loro ingresso in doppio, rimediando una sconfitta sul filo di lana, Andreas Seppi e Simone Bolelli, superati al super-tiebreak dal tandem spagnolo Lopez – Robredo. Match molto equilibrato, caratterizzato dalla buona partenza del duo azzurro, bravo a trovare immediatamente il break sfruttando qualche errore di troppo sotto rete di Robredo.
Dopo aver ceduto la prima frazione per 6-3 l’asso iberico è ritornato in cattedra, aiutato da un compagno mai decisivo ma comunque molto diligente ed esperto della specialità. Una volta pareggiato il computo dei parziali al super tie-break la fortuna ha avuto il suo peso, con Lopez che sul 5-5 spizzica la palla, facendole prendere un effetto indecifrabile e cogliendo di sorpresa Seppi pronto a giocare la volée. E’ ancora l’altoatesino a sbagliare il punto seguente dando il là alla coppia spagnola per la vittoria, ottenuta grazie a un diritto di Bolelli finito in corridoio. Un peccato per il tandem azzurro, autore di un buon match ma punito da episodi sfavorevoli.
E’ già sicuro di un posto agli ottavi Marcos Baghdatis, vittorioso sul picchiatore tedesco Brands. Quest’ultimo, assiduo frequentatore del circuito Challenger, ha iniziato con il piglio giusto, dimostrando di tenere lo scambio con l’avversario ma denunciando già in avvio di soffrire i cambi di ritmo e di rotazione. I primi game sono stati caratterizzati dall’elevato numero di palle break, in particolare il cipriota ne ha avute quattro – di cui tre consecutive – nel secondo gioco. Brands si è salvato a suon di ace e di accelerazioni di diritto, ma all’ottavo game ha ceduto il servizio, complice una stop-volley tentata ma rimasta sotto il nastro. Baghdatis ne ha approfittato e ha chiuso il parziale, conquistando un secondo break all’inizio del set successivo. Brands non ha ancora l’esperienza per contrastarlo e la frenesia del recupero gli è costata un ulteriore distacco. Sotto 5-2 ha tenuto bene il turno di servizio prima di arrendersi a un avversario più vario e completo, il beniamino del pubblico francese.
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