Ottavo titolo Challenger per l’Italia nel 2016: lo centra Alessandro Giannessi a Szczecin, dominando gli avversari sin dal primo turno. In finale, Dustin Brown ha raccolto appena cinque game. Lo spezzino ha vinto nove delle ultime dieci partite ed entra tra i top-150 ATP. Che la profezia di Eduardo Infantino sia corretta?

. La metafora non è casuale, giacché qualche anno fa fu proprio qualche problema respiratorio a bloccare la sua scalata. A 26 anni, dopo una stagione vissuta nel semi-anonimato, lo spezzino si è regalato un mese da protagonista assoluto. Superate le qualificazioni dello Us Open, ha vinto la sua prima partita in uno Slam battendo Denis Kudla, dopodiché si è tolto la soddisfazione di giocare un bel match contro Stan Wawrinka, futuro vincitore a Flushing Meadows. La benzina psicologica, dopo qualche giorno di riposo, gli ha fatto dominare il Challenger di Szczecin, uno dei più ricchi del mondo con i suoi 106.500€ di montepremi. Alessandro non ha avuto un tabellone impossibile, ma è stato perfetto nel dominare gli avversari. Non ha perso un set in tutta la settimana: la buona notizia è che l’avversario più difficile sia stato Stefano Napolitano nei quarti di finale, domato 6-3 7-6 al termine di un tie-break molto combattuto. In finale, “Gianna” ha superato in poco più di un’ora il pittoresco Dustin Brown, ormai stabile tra i top-100.

DI NUOVO TRA I TOP-150 ATP
Reduce da qualche problema fisico, “Dreddy” ha scelto questo torneo piuttosto che la Coppa Davis e ha intascato una squalifica per tutto il 2017. A parte i primi game, tuttavia, Brown è rapidamente uscito dal match e si è arreso piuttosto rapidamente, con un netto 6-2 6-3. Forse si ricorderà il primo matchpoint, annullato dal tedesco con un passantino “no-look”. Avrebbe potuto pesare sul piano mentale, ma Alessandro rispondeva bene nel punto successivo e Brown affossava la volèe. E’ il primo titolo challenger in carriera per Giannessi, il settimo in assoluto (aveva vinto sei Futures). Alessandro vince al quarto tentativo dopo due sconfitte a Napoli (2012 a Posillipo, 2013 a Villa Comunale) e lo scorso anno a San Benedetto del Tronto. Con questo successo, volerà al numero 145 ATP, non così distante dal best ranking (n.126), anche se per ritrovarlo ed entrare tra gli agognati top-100 la strada è ancora piuttosto lunga. Però, insomma, sembra che la strada segnata da Eduardo Infantino (“Vedo Giannessi tra i primi 70-80 nel 2017-2018″) non sembri più così in salita o irta di ostacoli.


Paolo Lorenzi – Canberra
Thomas Fabbiano – Zhuhai
Paolo Lorenzi – Caltanissetta
Marco Cecchinato – Milano
Federico Gaio – San Benedetto del Tronto
Federico Gaio – Biella
Luca Vanni – Segovia
Alessandro Giannessi – Szczecin