Secondo Stacey Allaster, capo WTA, Na Li è la tennista più importante degli ultimi 10 anni. Il TIMES l’ha inserita tra le 100 persone più influenti. Ma è davvero così?
Il trionfo di Na Li al Roland Garros è stata una vera e propria "Rivoluzione Cinese"
Di Riccardo Bisti – 30 aprile 2013
Quando le hanno detto che era stata nominata dal TIMES tra le 100 persone più influenti al mondo, Na Li ha reagito a modo suo. “Wow…sono diventata importante”. Scherzava, il sorriso era radioso come (quasi) sempre. La cinese è fatta così: si fa 2-3 risate in ogni conferenza stampa e non si prende troppo sul serio. Forse perché ha affrontato lotte ben più dure, come convincere il governo cinese a lasciarla in pace nella scelta del coach e – soprattutto – nel succhiare via un montepremi che fino a qualche anno fa finiva dritto nelle casse dello stato in percentuali imbarazzanti. Girando il mondo, si era resa conto che le colleghe guadagnavano un buon gruzzolo, mentre lei non riusciva a dare una svolta alla sua vita. Perché non poteva fare come le altre? Poteva, infatti. E allora i cinesi hanno iniziato ad osteggiarla, oscurando la sua immagine su giornali e notiziari. Ma si è ripresa la ribalta a suon di risultati, culminati nel trionfo al Roland Garros. La sua finale contro Francesca Schiavone è stata vista da 116 milioni di cinesi. Una cifra impressionante. Oggi Na Li è una delle figure cinesi più conosciute a livello internazionale ed ha un ruolo simbolico eccezionale: è un ponte umano che collega il progresso occidentale con il mondo orientale. Anche per questo Stacey Allaster, CEO della WTA, ha pronunciato una frase che farà discutere: “Na Li è tennista più importante degli ultimi 10 anni”. Chissà cosa ne penseranno Serena Williams, Maria Sharapova, Justine Henin e le altre.
Secondo il TIMES è la tennista più famosa del globo. Dopo il suo trionfo al Roland Garros, il suo nome è finito dappertutto in Cina, persino nei cartelloni pubblicitari degli autobus. E’ stata testimonial in decine di campagne pubblicitarie. Gli sponsor continuano a investire su di lei, manco fosse un titolo di borsa. Questa esplosione di popolarità l’ha resa la sportiva più pagata al mondo, superando perfino una macchina di marketing come Maria Sharapova. Una rivoluzione geopolitica che non è sfuggita alla WTA: l’associazione giocatrici ha spostato verso oriente il baricentro del circuito, creando un numero sempre crescente di tornei in Asia. Secondo voi, senza Na Li sarebbe stato possibile? Domanda retorica. Fino a qualche anno fa, la stagione asiatica si limitava a pochi tornei dopo lo Us Open, senza grosse pretese. Oggi è molto importante, con le tappe di Tokyo e Pechino che distribuiscono montagne di punti e dollari. L’effetto Na Li non si ferma qui: dal 2014, il torneo di Tokyo sarà sostituito dal nuovo evento di Wuhan, sua città natale. Stanno preparando un impianto nuovo di zecca, il cui costo supererà i 50 milioni di dollari (circa 330 milioni di yuan). Ovviamente sarà intitolato a Na Li, che lo scorso anno aveva sminuito l’importanza dei Giochi Olimpici perché puntava forte sullo Us Open e – ovviamente – sul China Open di Pechino. Chissà come si preparerà l’anno prossimo per Wuhan!
Ciò che dice la Allaster è corretto? Lo è in parte. Na Li rappresenta un mercato che aveva bisogno di un grande personaggio. L’hanno trovato e sono “esplosi”. Ha contribuito a modernizzare e cambiare il tennis, ma negli ultimi 10 anni ci sono state giocatrici più forti di lei. Come dimenticare la rivoluzione portata dalle sorelle Williams, o l’affascinante rivalità tra le belghe Kim Clijsters e Justine Henin? Senza dimenticare l’ondata russa, guidata da Maria Sharapova. Oggi hanno meno giocatrici, ma fino a qualche tempo fa era un’invasione. Sul piano strettamente tecnico, la Li può essere paragonata a Stosur, Schiavone, Kvitova, Kuznetsova. Inoltre ha già 31 anni e difficilmente giocherà per più di 2-3 anni. Non c’è dubbio che sia migliorata: il successo a Parigi l’aveva un po’ sconvolta, facendole perdere qualche partita di troppo. L’arrivo di Carlos Rodriguez al suo angolo ha rimesso ordine e l’ha resa vincitrice morale dell’ultimo Australian Open, dove solo una storta alla caviglia le ha impedito di battere Victoria Azarenka. Adesso si è ripresa e ha giocato un buon torneo a Stoccarda, dove ha ceduto in finale alla Sharapova. Adesso inizia la caccia al Roland Garros. Na è tra le favorite, ma non è l’unica. Sul veloce ci sono tre giocatrici un gradino sopra le altre (Serena, Sharapova, Azarenka), mentre sulla terra c’è più equilibrio. E allora può succedere di tutto. Insomma: sul piano tecnico, Na Li non ha lo stesso valore che rappresenta in ambito economico e commerciale. Per questo non siamo d’accordo con l’aaffermazione di Stacey Allaster. La più forte degli ultimi 10 anni è stata Serena Williams, non ci sono dubbi. E la più importante? Noi votiamo per Serena, affiancata da Maria Sharapova. Nessuna giocatrice ha generato uno spirito di emulazione tra le ragazzine come ha fatto la russa. Bisogna dargliene atto.
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