Dopo il successo allo Us Open, il telefonino di Flavia Pennetta è letteralmente impazzito. Per questa ragione, l'azzurra non ha potuto rispondere a tutte le chiamate ricevute: tra queste, anche una telefonata da un numero americano. Non lo conosceva, così ha deciso di non rispondere. Come riportato dal New York Times, quella chiamata era di Serena Williams. La numero 1 voleva complimentarsi con lei. "Non avevo il numero di Serena – ha detto la Pennetta a Singapore – aveva chiesto il mio a Caroline Wozniacki. In quei giorni ho ricevuto talmente tante chiamate che ho deciso di non rispondere ai numeri sconosciuti". Persa la chance di telefonare, Serena ha optato per una soluzione più moderna: Twitter. Le ha mandato un messaggio, dicendole che quel numero americano era lei. "E così l'ho richiamata. Mi ha detto che era contenta per me. Stava vivendo un momento difficile, ma si è detta orgogliosa della mia impresa. Mi ha chiesto se mi ritirassi per davvero e, alla risposta affermativa, ha concluso: 'buon per te'". La Pennetta non risponde (per sbaglio) a Serena!
Dopo il successo allo Us Open, il telefonino di Flavia Pennetta è letteralmente impazzito. Per questa ragione, l'azzurra non ha potuto rispondere a tutte le chiamate ricevute: tra queste, anche una telefonata da un numero americano. Non lo conosceva, così ha deciso di non rispondere. Come riportato dal New York Times, quella chiamata era di Serena Williams. La numero 1 voleva complimentarsi con lei. "Non avevo il numero di Serena – ha detto la Pennetta a Singapore – aveva chiesto il mio a Caroline Wozniacki. In quei giorni ho ricevuto talmente tante chiamate che ho deciso di non rispondere ai numeri sconosciuti". Persa la chance di telefonare, Serena ha optato per una soluzione più moderna: Twitter. Le ha mandato un messaggio, dicendole che quel numero americano era lei. "E così l'ho richiamata. Mi ha detto che era contenta per me. Stava vivendo un momento difficile, ma si è detta orgogliosa della mia impresa. Mi ha chiesto se mi ritirassi per davvero e, alla risposta affermativa, ha concluso: 'buon per te'". 
Dopo il successo allo Us Open, il telefonino di Flavia Pennetta è letteralmente impazzito. Per questa ragione, l'azzurra non ha potuto rispondere a tutte le chiamate ricevute: tra queste, anche una telefonata da un numero americano. Non lo conosceva, così ha deciso di non rispondere. Come riportato dal New York Times, quella chiamata era di Serena Williams. La numero 1 voleva complimentarsi con lei. "Non avevo il numero di Serena – ha detto la Pennetta a Singapore – aveva chiesto il mio a Caroline Wozniacki. In quei giorni ho ricevuto talmente tante chiamate che ho deciso di non rispondere ai numeri sconosciuti". Persa la chance di telefonare, Serena ha optato per una soluzione più moderna: Twitter. Le ha mandato un messaggio, dicendole che quel numero americano era lei. "E così l'ho richiamata. Mi ha detto che era contenta per me. Stava vivendo un momento difficile, ma si è detta orgogliosa della mia impresa. Mi ha chiesto se mi ritirassi per davvero e, alla risposta affermativa, ha concluso: 'buon per te'".
Dopo il successo allo Us Open, il telefonino di Flavia Pennetta è letteralmente impazzito. Per questa ragione, l'azzurra non ha potuto rispondere a tutte le chiamate ricevute: tra queste, anche una telefonata da un numero americano. Non lo conosceva, così ha deciso di non rispondere. Come riportato dal New York Times, quella chiamata era di Serena Williams. La numero 1 voleva complimentarsi con lei. "Non avevo il numero di Serena – ha detto la Pennetta a Singapore – aveva chiesto il mio a Caroline Wozniacki. In quei giorni ho ricevuto talmente tante chiamate che ho deciso di non rispondere ai numeri sconosciuti". Persa la chance di telefonare, Serena ha optato per una soluzione più moderna: Twitter. Le ha mandato un messaggio, dicendole che quel numero americano era lei. "E così l'ho richiamata. Mi ha detto che era contenta per me. Stava vivendo un momento difficile, ma si è detta orgogliosa della mia impresa. Mi ha chiesto se mi ritirassi per davvero e, alla risposta affermativa, ha concluso: 'buon per te'". 
