Due settimane fa non avremmo mai pensato di scrivere questo articolo. O meglio, non avremmo pensato che ci avrebbe riguardato da vicino. Manca un mese alle WTA Finals di Singapore ed impazza la corsa per assicurarsi un posto in un torneo ricchissimo, che mette in palio ben 7 milioni di dollari. L'Italia vanta tre presenze nelle ultime cinque edizioni (Francesca Schiavone nel 2010, Sara Errani nel 2012 e nel 2013) e si pensava che quest'anno non avremmo avuto chance. Invece Flavia Pennetta ha vinto lo Us Open e i 2.000 punti intascati a New York l'hanno fatta piombare in piena corsa. In questo senso, non è un buona notizia il forfait dal Premier Five di Wuhan della prossima settimana. Avrebbe potuto intascare punti preziosi, invece dovrà giocare bene la settimana successiva a Pechino (dove peraltro vanta una semifinale nel 2011). Ma facciamo il punto della situazione: in questo momento, tre giocatrici si sono assicurate il posto: Serena Williams, Simona Halep e Maria Sharapova. Nessuna sorpresa per Serena, vincitrice di 53 partite su 56. Diverso il percorso della rumena e della russa. La Halep ha giocato piuttosto male nel cuore della stagione, ma si è ripresa alla grande sul cemento americano. La pausa di quattro settimane dopo Wimbledon le ha fatto bene: finale a Toronto, finale a Cincinnati, semifinale allo Us Open. Un bilancio di 37 vittorie e 6 sconfitte le ha garantito la seconda posizione. Ben diverso il discorso per Maria Sharapova, qualificata grazie ai buoni risultati in avvio di stagione: le vittorie a Madrid e Brisbane, unite all'ottima finale in Australia, sono state sufficienti a qualificarla. Restano cinque posti e c'è un grande equilibrio. Alla vigilia di questa settimana, le sette giocatrici piazzate tra la quarta e la decima posizione erano racchiuse in appena 549 punti. Il fatto che si giochino tre tornei Premier uno dopo l'altro, via via sempre più importanti, non aiuta a chiarire le idee. Basta un singolo exploit (soprattutto a Wuhan o Pechino) per mettersi in ottima posizione. In questo momento, la Road to Singapore recita così:
4 – Petra Kvitova 3378
5 – Lucie Safarova 3222
6 – Flavia Pennetta 3034
7 – Angelique Kerber 2970
8 – Carla Suarez Navarro 2906
9 – Karolina Pliskova 2906
10 – Garbine Muguruza 2829
La Kvitova sembra in ottima posizione, anche perché sembra aver trovato il modo per convivere con la mononucleosi. E' messa bene anche Lucie Safarova, ma le sue condizioni di salute destano un po' di preoccupazione. Un'infezione batterica l'ha costretta a un ricovero in ospedale nella natia Brno. Adesso è tornata a casa, ma non sappiamo in che condizioni si presenterà (se si presenterà) a Wuhan. C'è poi la Pennetta, il cui rientro è previsto a Pechino. Le giocatrici dalla settima alla decima posizione sono tutte in gara Tokyo (dove la vittoria garantisce 470 punti). Angelique Kerber e Garbine Muguruza hanno già centrato i quarti di finale: a loro proveranno ad aggiungersi Karolina Pliskova e Carla Suarez Navarro. Passando il primo turno, la spagnola ha messo fine a un'emorragia di risultati che perdurava da tre mesi (aveva vinto l'ultima partita a Birmingham, in giugno). L'impressione è che Singapore sia una questione esclusiva per queste giocatrici, poiché c'è una distanza importante (244 punti) tra la decima e l'undicesima posizione. Diciamo che possono rientrare in corsa al massimo un paio di giocatrici comprese tra l'undicesima e la ventesima posizione della Race. La situazione attuale è questa:
11 – Agnieszka Radwanska 2585
12 – Belinda Bencic 2560
13 – Timea Bacsinszky 2483
14 – Caroline Wozniacki 2437
15 – Madison Keys 2371
16 – Sara Errani 2355
17 – Elina Svitolina 2296
18 – Victoria Azarenka 2216
18 – Roberta Vinci 2216
20 – Ekaterina Makarova – 2202
TANTE OUTSIDER
Wozniacki, Radwanska e Bencic sono le più accreditate anche in virtù della loro presenza a Tokyo. Chi vincerà in Giappone farà un balzo importante e vedrà crescere le proprie chance. Di certo avremo le idee più chiare al termine di questa settimana: ad oggi, Flavia Pennetta sembra messa abbastanza bene. Lei stessa, parlando dell'ipotetica qualificazione a Singapore, ha detto che avrebbe giocato un torneo nell'ultima settimana (Mosca?) se fosse stato necessario per accumulare punti. In un certo senso, la sua qualificazione sarebbe un indennizzo per quanto accaduto nel 2008, quando rinunciò a giocare a Quebec City (ultimo torneo dell'anno, con in palio punti importanti) per correre al funerale del povero Federico Luzzi. Ad oggi, una qualificazione al Masters è stimabile intorno al 60-65%. Non sappiamo come potrà reagire la Pennetta alla sbornia di apparizioni TV di questi giorni, però è difficile che 3-4 giocatrici riescano a superarla. I punti in palio sono tanti, ma sono anche riservati a pochissime giocatrici: per fare un balzo importante, bisogna centrare almeno una semifinale. Insomma, la posizione è buona. Provare a chiudere a Singapore (se davvero sarà addio…) sarebbe bello e affascinante.