PRIMO BLOCCO – L'eventuale partnership tra Novak Djokovic e Andre Agassi sarebbe molto affascinante, tuttavia i nostri esperti sono un po' scettici. “Forse Agassi non ha voglia” dice Vanni Gibertini, mentre Jacopo Lo Monaco aggiunge: “Non ce lo vedo a organizzare allenamenti e schemi quotidiani come un coach qualsiasi”. Analizziamo possibili benefici ed eventuali incognite. A parte i dubbi sull'attendibilità dell'indiscrezione, ci si domanda quanto potrebbe essere utile un Agassi part-time. Il Masters 1000 di Madrid deve ancora entrare nel vivo, allora si torna a parlare della Caja Magica e dei suoi problemi strutturali, soprattutto sul piano della visibilità (“E' come i diamanti di baseball in Italia: è stata pensata soprattutto per gli eventi serali, senza tenere troppo in considerazione i giochi di luce”) e della scivolosità dei campi, dovuta al fatto che non sono permanenti: vengono smontati e rimontati ogni anno. Affrontiamo il discorso delle pre-qualificazioni degli Internazionali BNL d'Italia, foriere di una montagna di wild card: alla fine saranno ben 12 su 16, con un cambio di regolamento in corsa nel tabellone maschile. “Il tabellone è troppo ampio – dice Jacopo – sopra i 32 giocatori non va bene, e poi in questi giorni c'è il Challenger di Roma, al Garden”. Secondo Vanni, non va bene cambiare il regolamento in corsa. Gibertini fa presente le modalità utilizzate in America in eventi simili (anche se gli USTA Play-Off per lo Us Open saranno aboliti), molto diverse. Salvo ammissioni in extremis alle qualificazioni, a Roma non ci sarà la Schiavone. Su questo punto siamo tutti d'accordo: sarebbe un gran peccato non celebrarla, come accaduto l'anno scorso alla Pennetta.
SECONDO BLOCCO – Pre-Qualificazioni al femminile: la finale tra Di Sarra e Chiesa fornisce un paio di sentenze negative. Da un lato, emergono le tante difficoltà del tennis femminile italiano. “Ci mancano le giocatrici tra la 100esima e la 200esima posizione” dice Jacopo, ma anche il format non convince. In questo momento, in campo femminile, una wild card per le pre-qualificazioni sembra già piuttosto “premiante”. Forse non era il caso di assegnare un invito per il main draw. Nei giorni scorsi si è parlato tantissimo del caso Sharapova-Bouchard. Match emozionante, ma non eccezionale sul piano tecnico. “Suarez-Wozniacki è stata più divertente. Mi ha sorpreso che la Sharapova abbia perso 8 game su 13 ai vantaggi. Ha perso laddove solitamente vinceva” dice Jacopo. Secondo i nostri esperti, le giocatrici che ce l'hanno a morte con la russa non tengono conto di quanto la stessa Masha sia importante per l'universo WTA. E probabilmente ne traggono vantaggio anche loro. L'aneddoto di Vanni su Karolina Pliskova.
A chiudere, come sempre, tanto spazio per le vostre domande.
– In Canada, i media come stanno trattando la vicenda Bouchard-Sharapova?
– Una panoramica su Andy Roddick. Quanto avrebbe potuto vincere? Quanto manca al tennis?
– Che fine hanno fatto i nostri pronostici?
– Come si sta sviluppando la stagione di Camila Giorgi? La sconfitta a Praga è stata bruttina…
– Le prospettive di due giovani in crescita: Aliaksandra Sasnovich e Anett Kontaveit.
– Col tennis femminile senza vede dominatrici, non è che rischia di emergere ancora la Kerber? (il podcast è stato registrato prima della brutta sconfitta contro la Bouchard)