Jelena Jankovic ha raccontato il calvario vissuto nell’ultimo mese: le hanno trovato una cisti nei pressi del collo e ha avuto paura che fosse un tumore. “Ho vissuto 10 giorni d’inferno”. Sollevata dall’esito negativo dei controlli, adesso ha un grande obiettivo: il doppio misto a Rio de Janeiro insieme Nenad Zimonjic.

Avesse vinto lo Us Open 2008, oggi la ricorderemmo in modo diverso. Invece Jelena Jankovic si arrese all’ennesima resurrezione di Serena Williams e i critici più severi sottolineano la sua incapacità di vincere un torneo del Grande Slam, mancanza che diventa una colpa nel momento in cui sei stata numero 1 del mondo. Ma nelle ultime settimane la serba non ha pensato a certe storie, alle avversarie o ai prossimi tornei. Ha soltanto avuto paura, tanta paura. Per una decina di giorni ha temuto di essere colpita da un tumore. Lo ha rivelato la stessa Jelena al giornale serbo Zurnal, raccontando il calvario vissuto nell’ultimo mese. Tutto è cominciato negli Stati Uniti, al torneo di Indian Wells dove pure stava giocando bene. In fondo per lei è quasi un evento di casa, visto che non è così distante dalla sua abitazione di San Diego. I guai sono iniziati durante il match contro la Radwanska, dove a malapena è arrivata a fine match. Poi si è spostata a Miami, dove la sua avventura è durata appena un game prima del ritiro. Le faceva male un muscolo della spalla, di quelli che collegano al collo. Si è accorta dell’infortunio al momento di sollevare alcune borse per metterle nel bagagliaio della macchina. “Borse pesanti, da 25 chili ciascuna. A quel punto ho sentito che qualcosa non andava nella spalla. Non riuscivo a dormire, a respirare”. I medici le hanno detto che avrebbe potuto essere necessario un intervento chirurgico. Per capirci qualcosa di più l’hanno sottoposta a diversi test, ed è lì che hanno notato alcune cisti nelle ghiandole del collo.



“Hanno avuto il sospetto che si trattasse di un tumore, così hanno deciso di effettuare ulteriori analisi”. Hanno applicato un forellino nella parte interessata e hanno prelevato un campione in attesa di analisi. “Sono stati 10 giorni d’inferno, poi, per fortuna, i risultati sono stati negativi. Abbiamo comunque eliminato il tessuto sospetto, così adesso posso dire di stare bene. Ma è stato un momento difficile, soprattutto sul piano mentale”. Il tennis era passato in secondo piano, ma adesso può tornare ad essere il protagonista nella vita di JJ, anche se ha passato quattro settimane senza allenarsi. L’ultima apparizione risale a Miami e non ha giocato il match di Fed Cup contro il Belgio, che ha condannato la sua Serbia ai gruppi zonali. E’ andata ugualmente alla Pionir Hall di Belgrado, ma solo nelle vesti di tifosa. “Non so ancora quando potrò tornare in campo, ma non ho mai perso la volontà di giocare. Voglio recuperare il tono muscolare e tornare in campo”. Mentre la classifica è così così (attualmente è numero 23), l’obiettivo stagionale è chiaro: le Olimpiadi di Rio de Janeiro. Per lei, che ha sempre giocato in Fed Cup a differenza di Ana Ivanovic, rappresentare la Serbia è sempre molto importante. Più che sul singolare, dove parecchie giocatrici le stanno davanti, punterà sul doppio misto con Nenad Zimonjic. “Dovevamo giocare insieme in Australia, ma lui non è venuto per l’infortunio che si era procurato in inverno. Ci ritroveremo al Roland Garros”. Dovesse arrivare una medaglia, Jelena potrebbe davvero mettersi alle spalle questa brutta avventura. Per sempre.