Il campione svizzero esordisce con un comodo successo ai danni del taiwanese Yen-Hsun Lu, regolato 6-4 6-2 7-5 nel primo match serale della Rod Laver Arena. Adesso sfida Simone Bolelli.

Di Marco Caldara – 19 gennaio 2015

 
6-4 6-2 7-5, e secondo turno raggiunto col minimo sforzo. Aiutato dalla t-shirt di colore giallo fluorescente, Roger Federer ha illuminato la prima serata della Rod Laver Arena superando senza problemi il taiwanese Yen-Hsun Lu, domato al termine di una ‘sgambata’ di poco meno di due ore. Nel giorno del 49esimo compleanno del suo coach Stefan Edberg, campione a Melbourne in due occasioni (1985 e 1987), si è visto il solito Roger Federer da primo turno Slam. Quello che domina divertendosi e non perde un set all’esordio addirittura dal match thriller con Alejandro Falla a Wimbledon 2010, quando il colombiano volò avanti due set a zero arrivando ad assaporare la storica impresa, prima di cedere di misura al quinto. Da allora diciotto match d’esordio senza scherzi, tutti (o quasi) archiviati in scioltezza. Sotto l'occhio vigile del nuovo coach Danai Udomchoke, ex top 100 thailandese che dopo aver chiuso l'attività 'pro' nel 2014 (malgrado fosse fra i primi 300 del ranking) è subentrato all'italiano Roberto Antonini, Lu ce l'ha messa tutta, correndo da una parte all’altra del campo con la generosità di una formichina, ma ha saputo prendersi qualche chance solamente nel terzo set. Nei primi due, invece, non c’è stato verso nemmeno di far sudare Federer, apparso in ottime condizioni di forma come già a Brisbane nella prima uscita stagionale.

 

AL SECONDO TURNO C'È SIMONE BOLELLI
Sia nel primo che nel secondo set Roger ha rotto l’equilibrio sul 2-2, e a suon di discese a rete e sontuose smorzate non si è mai lasciato avvicinare, concedendo solamente due palle-break sul 5-2 15-40 (con due doppi falli) ma uscendone senza problemi col servizio. Più bagarre nella terza frazione, non a caso la più lunga del match, archiviato da Federer in un’ora e cinquantatré minuti. L’allungo decisivo è arrivato solo sul 5-5, dopo che nel secondo game Roger aveva rintuzzato in due occasioni il tentato assalto del rivale, e l’asiatico aveva fatto lo stesso con Federer nel settimo game. “È stato un bel match – ha detto a caldo il numero 2 del mondo – e penso di aver giocato piuttosto bene. Avevo già affrontato Lu in un paio di occasioni, quindi sapevo a cosa andavo incontro”. Per lo svizzero, un test più impegnativo potrebbe arrivare già al secondo turno, quando si troverà di fronte l’azzurro Simone Bolelli. Pochi istanti dopo il match-point vincente di Federer, a segno sul grazie a un errore di diritto del rivale, l’azzurro ha chiuso sul Campo 6 il proprio match con Juan Monaco, prenotando un face to face da urlo.