IL CASO – Tennis Warehouse Europe esce con un’offerta shock sulle due scarpe top del mercato, reperibili a meno di 100 euro e con un risparmio enorme rispetto alle offerte tradizionali. Una manna per gli appassionati. Ma per i negozianti italiani? Nell’uovo di Pasqua, gli appassionati di tennis hanno trovato una bella sorpresa: l’Asics Gel Resolution 6 a 88,88 euro e, per i più spendaccioni, una meravigliosa Asics Gel Solution 3 a 94,88 euro. Possibile? Yes, grazie a Tennis Warehouse Europe che è uscito con un’offerta shock, come potete vedere dalle schermate allegate. Uno sconto del 25% su un prezzo già piuttosto competitivo e su calzature uscite da poco tempo, che nei negozi specializzati italiani si trovano a prezzi generalmente superiori di 30-40 euro. Il tutto, riferito ai due modelli top di mercato per qualità.
In una chiacchierata con l’amministratore delegato di Asics Italia, il dott. Luca Bacherotti ci aveva assicurato del reciproco rapporto di soddisfazione tra Asics Italia e i negozianti specializzati, benché noi avessimo una percezione diversa, nata chiaramente non da doti di preveggenza ma dall’aver parlato con diversi tra i migliori negozianti d’Italia. Questa ulteriore situazione supponiamo non abbia rafforzato il rapporto di fiducia. Sia chiaro, Tennis Warehouse Europe è libero e fa bene a proseguire con le strategie commerciali che preferisce (e l’imposizione dei prezzi non è ammissibile), però una domanda ci sorge spontanea: per poter offrire una scarpa come la Resolution a 88,88 euro (spese di spedizione comprese), quanto mai l’avranno pagata? Va considerato che, mediamente, un negozio italiano non potrebbe mai pareggiare l’offerta di Tennis Warehouse Europe perché vorrebbe dire vendere ad un prezzo inferiore a quello di acquisto, situazione che, par di ricordare, sia perfino proibito dalla legge italiana (il dott. Bacherotti ci ha spiegato che un negozio specializzato potrebbe arrivare ad acquistare i prodotti Asics con 34% di sconto rispetto al listino ai negozianti, ma nella nostra indagine non abbiamo trovato nessuno che sia riuscito a superare il 17%; saremmo lieti di conoscere in che percentuale i negozianti specializzati di tennis riescono ad arrivare a questa fatidica quota del 34% di sconto. Considerato tutto ciò, il prezzo medio che un negoziante paga una Resolution o una Solutiuon è superiore o comunque in linea con il prezzo di vendita al pubblico di Tennis Warehouse Europe).
Immagino che i dirigenti di Asics Italia non siano esattamente soddisfatti di questa operazione che non dipende dalla loro volontà (Tennis Warehouse Europe non ci risulti acquisti da Asics Italia ma, immaginiamo, dalla Germania, dove ha sede) ma che li vede penalizzati oltremodo nei confronti dei negozianti italiani. Ne abbiamo contattati alcuni: c’è chi ci ha risposto, ancor prima di salutarci con un ironico “Vuoi comprare una Asics?”, già informati di quanto stava accadendo, altri che si affrettavano a capire se potevano bloccare o ridiscutere gli ordini, altri ancora che sarebbero pronti a sottoscrivere una lettera per avere maggiori spiegazioni (fatto che difficilmente avverrà, perché anche tra i negozianti non sempre corre buon sangue). E chissà cosa ne pensa uno dei siti di e-commerce italiani più conosciuti, Mister Tennis, che attualmente offre la Solution 3 a 126,50 euro e la Resolution 6 a 118,50. Ponendo di acquistarne un paio per modello, si spenderebbe con Mister Tennis 245 euro, con Tennis Warehouse Europe 183,76, cioè quel buon 25% di sconto promosso in homepage da TWE. E così ancora il principale concorrente di TWE, vale a dire Tennis Point, dove una Solution costa ancora 134,90 euro e la Resolution 117,90, per un totale di 252,80 euro. Chissà quale potrebbe essere la loro reazione.
Una situazione di non facile gestione per Asics Italia che da un lato dispone dei due modelli più richiesti dagli appassionati, dall’altro vede tanti negozianti che cercano disperatamente una soluzione che li soddisfi ma che non trovano, o una valida alternativa. Perché se è vero che i saldi internettiani sono un problema che il mercato del tennis si porta dietro da tempo, ci sono dei limiti che, se superati, spingono i negozianti fisici ad una reazione comprensibile. E questo mi pare uno dei casi più emblematici. E da situazioni così, non ci guadagna mai nessuno, se non il consumatore finale, ormai abituato ad aspettare il super saldo di tutto. E a fronte di un numero di praticanti attivi altissimo e in crescita, il mercato piange.
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