Il fuso orario ha dato una mano ai fanatici. Mentre a Irkutsk si spegnevano le luci, i riflettori si sono accesi sulle due semifinali del World Group 2015. Semifinali a sorpresa, tra squadre non troppo accreditate alla vigilia. E così, a pochi giorni dalla finale dello Us Open, i nomi da copertina diventano altri. Tuttavia, in un pomeriggio intenso ma non decisivo (sia Gran Bretagna-Australia che Belgio-Argentina sono finite sull'1-1), la mente è volata a un tennista che oggi non gioca più. Ci piacerebbe conoscere il parer di David Nalbandian su questa edizione. Ci fosse stato lui, la sua Argentina avrebbe una grande chance di farcela. Invece l'occasione è arrivata con i giocatori sbagliati: con tutto il rispetto per Leonardo Mayer, Federico Delbonis e Carlos Berlocq, la “sua” squadra aveva ben altro valore. Sarebbe bastato l'ex Rey David per mettere a tacere gli 8.000 del Forest National di Bruxelles, impianto storico e suggestivo ma chiaramente pensato per i concerti e non per lo sport. Ha ospitato concerti di Madonna, dei Queen's, dei Led Zeppelin…ma stavolta gli eroi erano altri: David Goffin, prima di tutto. Il leader belga – a differenza di Nalbandian – si è trovato al posto giusto, al momento giusto. E' un ottimo giocatore, per carità, ma rischia di portare la sua nazionale in finale di Davis senza battere neanche un top-30. Ad oggi, ha battuto solo Adrian Bossel (!), Filip Peliwo (!) e un generoso Federico Delbonis, chiaramente a disagio sul Greenset ma autore di una buonissima partita, persa 7-5 7-6 6-3. Contro un pesce fuor d'acqua, Goffin aveva spesso vita facile sul piano tecnico, con molte più soluzioni. Delbonis ha spesso giocato sovraritmo e per due set gli è rimasto attaccato, ma al momento di accelerare Goffin non ha avuto problemi. L'Argentina è rimasta a galla grazie a Leo Mayer, autore di una partita onesta contro Steve Darcis, acclamato dal pubblico ma troppo inferiore. Adesso il doppio assume un'importanza vitale, soprattutto per gli argentini. Come sempre, sono accompagnati da qualche centinaio di tifosi che fanno un baccano infernale, ma i belgi (popolo strano, diviso nell'anima) hanno trovato una sorprendente unità corale e anche loro si fanno sentire, peraltro aiutati dal fattore campo. Dalla sua casa di Cordoba, Nalbandian si starà mangiando le mani. Contro i belgi, lui avrebbe vinto. E i suoi connazionali, se anche dovessero azzeccare l'impresa, avrebbero pochissime chance in Australia, appena un po' di più in Gran Bretagna (e non crediamo che la LTA sceglierebbe le Falkland…).
EVANS LOTTA MA PERDE, DECISIVO IL DOPPIO
Sarà certamente decisivo il doppio nell'altra semifinale. Ormai è ufficiale: Andy Murray ha messo la Davis come priorità stagionale. E' l'unico Fab Four a non averla mai vinta e sarebbe un bel traguardo, perché ha compagni meno forti rispetto a quelli avuti da Nadal, Djokovic e Federer. Dicevano che non stesse bene, tanto da saltare la cena ufficiale di mercoledì sera, ma ha giocato un match perfetto contro il rampante Thanasi Kokkinaks. Uno spettacolo, un 6-3 6-0 6-3 che lo etichetta come imbattibile, almeno in singolare, e non gli ha fatto spendere troppe energie in vista del doppio. Salvo sorprese, lui e il fratello Jamie sfideranno Hewitt e Groth in quella che potrebbe essere l'ultima partita in Davis dell'australiano. Sarà un doppio ad alta tensione, tra chi vuole a tutti costi l'Insalatiera e chi l'ha amata di più negli ultimi 15-20 anni, forse solo al pari di Nalbandian. Chiunque ama il tennis, non può perdere questa partita. Così come dovrebbe augurarsi un epilogo sul 2-2 con in campo Daniel Evans. Il piccolo inglese ha giocato una buona partita contro Bernard Tomic, strappandogli un set ed esaltando col suo tennis vecchio stile. Leon Smith ha avuto ragione a sceglierlo e non è detto che contro il numero 2 australiano parta battuto. I britannici, tuttavia, sperano di evitare l'ultimo singolare vincendo il doppio e affidando a Andy Murray il punto dell'eventuale 3-1 contro Tomic. A giudicare dalla prima giornata, lo scozzese sembra avere un margine importante. E poi c'è il pubblico di Glasgow, una garanzia, corretto ma scatenato fin quasi a rendere innocui i fanatics australiani. Dopo la prima giornata, sia pure con percentuali tutt'altro che schiaccianti, la finale più probabile sembra essere Belgio-Gran Bretagna. E si giocherebbe ai piedi della Grand Place…
COPPA DAVIS 2015 – SEMIFINALI
GRAN BRETAGNA – AUSTRALIA 1-1
Andy Murray (GBR) b. Thanasi Kokkinakis (AUS) 6-3 6-0 6-3
Bernard Tomic (AUS) b. Daniel Evans (GBR) 6-3 7-6(2) 6-7(4) 6-4
BELGIO – ARGENTINA
David Goffin (BEL) b. Federico Delbonis (ARG) 7-5 7-6(3) 6-3
Leonardo Mayer (ARG) b. Steve Darcis (BEL) 7-6(5) 7-6(1) 4-6 6-3
Domina l'equilibrio anche negli altri spareggi. Soltanto Svizzera-Olanda si è chiusa sul 2-0 per gli elvetici. Un anno fa, nello stesso Palexpo di Ginevra, si giocavano la semifinale contro l'Italia. Stavolta, Stan Wawrinka ha rischiato grosso contro un super De Bakker, poi Federer ha tenuto a distanza Jesse Huta Galung, n. 436 ATP. Per il resto solo pareggi, anche se Brasile-Croazia è stata sospesa per pioggia sull'1-0, ma con Borna Coric a un passo dal dare il punto agli ospiti. Tra i vari risultati, sorprende il successo di Devvarman su Vesely, che tiene accese le speranze dell'India. Tutti gli altri sono nell'ordine delle cose: sarà interessante vedere se gli americani troveranno la chiave per uscire dal pantano di Tashkent, mentre prosegue il sogno della Repubblica Dominicana grazie a Victor Estrella. Peccato che abbia un numero 2 troppo scarso, altrimenti il World Group non sarebbe una chimera. Intanto hanno bloccato la Germania sull'1-1 dopo la prima giornata. Mica male, eh?
COPPA DAVIS – PLAY OFF WORLD GROUP
INDIA – REPUBBLICA CECA 1-1
Lukas Rosol (CZE) b. Yuki Bhambri (IND) 6-2 6-1 7-5
Somdev Devvarman (IND) b. Jiri Vesely (CZE) 7-6(3) 6-4 6-3
SVIZZERA – OLANDA 2-0
Stan Wawrinka (SUI) b. Thiemo De Bakker (NED) 2-6 6-3 4-6 6-3 7-5
Roger Federer (SUI) b. Jesse Huta Galung (NED) 6-3 6-4 6-3
UZBEKISTAN – STATI UNITI 1-1
Denis Istomin (UZB) b. Steve Johnson (USA) 6-1 3-6 7-6(5) 6-7(3) 7-5
Jack Sock (USA) b. Farrukh Dustov (UZB) 7-5 6-3 6-2
COLOMBIA – GIAPPONE 1-1
Santiago Giraldo (COL) b. Taro Daniel (GIA) 6-4 6-3 3-6 1-6 6-4
Kei Nishikori (GIA) b. Alejandro Falla (COL) 7-6(3) 7-6(1) 7-5
REPUBBLICA DOMINICANA – GERMANIA 1-1
Victor Estrella Burgos (DOM) b. Dustin Brown (GER) 6-4 5-7 7-6(3) 7-6(5)
Philipp Kohlschreiber (GER) b. Josè Hernandez Fernandez (DOM) 6-1 6-3 6-1
BRASILE – CROAZIA 1-0
Thomaz Bellucci (BRA) b. Mate Delic (CRO) 6-1 6-4 3-6 6-4
Borna Coric (CRO) vs. Joao Souza (BRA) 6-4 7-6(5) 4-1 sospesa
POLONIA – SLOVACCHIA 1-1
Martin Klizan (SVK) b. Michal Przysiezny (POL) 6-4 6-4 6-4
Jerzy Janowicz (POL) b. Norbert Gombos (SVK) 7-6(1) 6-4 6-7(5) 6-2