Al debutto fra le professioniste, la 14enne americana Amanda Anisimova supera il primo turno delle “quali” degli Us Open, battendo la numero 124 WTA Veronica Cepede Royg. Originaria della Russia, è nata nel New Jersey ed è statunitense a tutti gli effetti. Numero 4 al mondo under 18, ha raggiunto la finale al Roland Garros juniores. “E ora voglio il main draw”.

Esordire fra le professioniste in un torneo del Grande Slam non è roba per chiunque, farlo vincendo un match, malgrado i 15 anni ancora da compiere, è a tutti gli effetti una piccola impresa. Un risultato che porta la firma di Amanda Anisimova, statunitense di origini russe che continua a bruciare le tappe, ed è diventata la prima protagonista dell’edizione 2016 degli Us Open. Nonostante sia nata nel 2001, negli States hanno già imparato a conoscerla: alla fine dello scorso anno si meravigliavano di trovarla in semifinale all’Eddie Herr under 18, uno dei tornei giovanili più importanti al mondo, poi hanno capito con chi avevano a che fare. A giugno ha raggiunto l’ultimo atto al Roland Garros under 18, riportando la bandiera a stelle e strisce in finale a quattordici anni dall’ultima volta (era il 2002, ci arrivò Ashley Harkleroad), e grazie a quel risultato è salita fino alla seconda posizione della classifica ITF. Ma fra le “pro” di lei non c’è alcuna traccia, almeno fino a ieri. Non aveva mai giocato nemmeno un incontro, neanche nelle qualificazioni dei tornei da 10 mila dollari, prima che una wild card le offrisse un esordio da sogno, direttamente sui campi di Flushing Meadows. Doveva essere un primo assaggio del mondo che – se tutto andrà bene – la attenderà fra qualche anno, invece la tennista del New Jersey si è regalata un pomeriggio da ricordare, superando per 6-3 6-4 la testa di serie numero 17 Veronica Cepede Royg, paraguaiana numero 124 della classifica WTA  e reduce dalle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Un risultato che ha attirato immediatamente l’attenzione della stampa. “Lo Us Open è il mio torneo preferito – ha raccontato al sito del torneo – ed è una sensazione incredibile vincere il primo match in carriera su questi campi, specialmente alla mia età”.

IL SOGNO MAIN DRAW, POI IL TORNEO JUNIORES
Tutto sembrava a favore dell’avversaria, di nove anni più grande e con una discreta esperienza anche nel Tour maggiore, che quest’anno l’ha vista superare le “quali” e passare pure il primo turno al Roland Garros, e pure centrare i quarti sull’erba di Marbella. Invece la Anisimova – 15 anni da compiere fra sette giorni – ha comandato la gran parte degli scambi, mostrando un livello di gioco incredibile per la sua età, e pure la maturità giusta per controllare i nervi nel finale. È arrivata la tensione, ma la baby stellina americana ha saputo tenere duro e un dritto lungo della sudamericana l’ha spedita in paradiso, facendo esplodere il pubblico del Campo 11. Erano accorsi a scoprire se può essere lei la nuova stella del tennis americano, e c’è da scommettere se ne siano andati soddisfatti. “Verso la fine è arrivato un po’ di nervosismo – ha spiegato – ma il mio coach mi ha suggerito di rimanere tranquilla e giocare punto dopo punto. È quello che ho cercato di fare, ed è andata bene. Qui è tutto stupendo: la gente, le persone che lavorano al torneo, ed è splendido per una giocatrice americana competere su questi campi. Si sente continuamente il supporto del pubblico. Ora voglio provare a qualificarmi”. Un sogno che dista altri due incontri da vincere, il primo in programma giovedì contro la giapponese Eri Hozumi, numero 208 Wta. Ci saranno più spettatori, più attese, più pressione da gestire, ma tutto ciò che verrà sarà solo guadagnato. A 14 anni può badare poco al risultato fra le grandi: il suo vero Us Open inizierà domenica 4 settembre, con i primi incontri della prova juniores. Da numero 4 del mondo, sarà fra le favoritissime.