Dovendo giocare il Masters da favorita, la Kerber ha la responsabilità extra di dover regalare buone partite. C’è riuscita contro Dominika Cibulkova in un match molto intenso, chiuso in tre set combattuti. “Mi dà grande fiducia la consapevolezza di poter restare in campo per 3 ore, di poter correre all’infinito”. Martedì sfida Simona Halep.

. Soltanto partite spettacolari, combattute e magari indimenticabili potranno accendere un torneo che nasce sotto una cattiva stella. Pesa come un macigno l’assenza delle giocatrici più forti e carismatiche: Serena Williams, Maria Sharapova, Victoria Azarenka e la stessa Venus Williams. Diciamo che le otto presenti non spiccano in termini di personalità. Non è una colpa, ci mancherebbe, però ci vuole qualcosa di speciale sul campo. La prima risposta è arrivata da Angelique Kerber e Dominika Cibulkova: non un match da far prendere d’assalto botteghini e biglietterie online. Però le due si sono date battaglia, a viso a aperto, per 138 minuti. E si è imposta la numero 1 del mondo col punteggio di 7-6 2-6 6-3. La partita si è decisa nel primo set, una battaglia furibonda in cui la Cibulkova ha scaricato tutta la sua carica agonistica. “A dire il vero ero fin troppo esaltata dalla situazione” ha detto la slovacca, quasi a giustificare un inizio un po’ zoppicante che aveva portato la Kerber sul 4-2. Ma lei ha giocato con coraggio, sapendo di dover lottare per vincere ogni punto. Dal basso dei suoi 162 centimetri, non può ricavare chissà che dal servizio, o magari dalle sortite a rete. Deve pressare a volontà. Lo ha fatto, ma il tie-break è andato alla Kerber.



Finalmente rilassata, come a essersi tolta il peso dell’esordio, “Domi” ha intascato il secondo set ed è salita 2-1 (e servizio) nel terzo. A ma di fronte aveva la migliore maratoneta del tour: nessuno si è stupito quando la Kerber si è aggiudicata cinque dei successivi sei game e ha stabilito le prime gerarchie del Gruppo Rosso. Gerarchie che per ora premiano le meglio piazzate in classifica, anche se la formula del round robin presenterà un appello per la Cibulkova e la stessa Keys, in vista della cassazione di giovedì. La Kerber ha intascato la 18esima vittoria stagionale al terzo set (su 24) e sembra decisamente a suo agio nel ruolo di maratoneta. “So che posso rimanere in campo per tre ore. Questo mi dà grande fiducia, so di poter correre all’infinito. E sapevo di aver già chiuso parecchi match in tre set”. Vivere una serie di prime volte a 28 anni può avere i suoi vantaggi. Gestire la popolarità di un titolo Slam le ha creato qualche problema, soprattutto dopo l’Australian Open, ma ne è uscita in modo più o meno indolore. Infatti è arrivato anche il titolo a New York e adesso vive un’altra situazione inedita: il Masters da numero 1. “C’è un po’ di pressione in più, tanti impegni, ma vivo tutto questo come una sfida. La grande sfida di dover giocare bene l’ultimo torneo della stagione”. Nel prossimo match se la vedrà con Simona Halep, contro cui è in leggero svantaggio (3-4) negli scontri diretti. A proposito di sfide…


Angelique Kerber (GER) b. Dominika Cibulkova (SVK) 7-6 2-6 6-3