Prosegue il lavoro di Gerard Piqué: il difensore del Barcellona vuole farsi trovare pronto se la riforma della Davis dovesse passare. Sembra che diverse federazioni, inizialmente contrarie, stiano iniziando ad appoggiare il progetto. E già si parla della possibile sede: tramontata Indian Wells, in prima fila Parigi e (soprattutto) Madrid.

Si dice che i soldi non abbiano né odore, né colore, né appartenenza politica. A quanto pare, la pensa così Gerard Piquè. Fino a qualche tempo fa era "soltanto" un grande difensore del Barcellona, noto anche per una liason con la cantante Shakira. Oggi è (anche) l'uomo che potrebbe rivoluzionare il tennis con la maxi-proposta della sua Kosmos, che ha messo sul piatto 3 miliardi di dollari per uccidere la Coppa Davis, comprimendola in un'unica settimana, in un'unica sede. Il futuro si deciderà a Ferragosto, nell'atteso Annual General Meeting ITF, in cui i 147 paesi aventi diritto di voto si esprimeranno sul futuro della vecchia coppona (ma avranno la possibilità di votare soltanto quelli che si recheranno in loco). Come era prevedibile, il dietro le quinte è molto acceso e i diretti interessati stanno cercando di ottenere più… “assicurazioni di voto” possibili. E sembra che il fronte del “sì” sia in crescita. Alcune federazioni importanti, di quelle che hanno tanti voti a disposizione, sembrano pronte ad accogliere la modifica. Probabilmente Piquè ne è al corrente e sta lavorando per farsi trovare pronto. In queste settimane, lo abbiamo spesso in tribuna a seguire incontri di tennis. Era a Valencia per il match di Davis tra Spagna e Germania, poi è ricomparso a Barcellona per il Conde Godò. Secondo alcune indiscrezioni, sta lavorando per individuare la sede della prima Coppa Davis con il nuovo format. In nome del Dio Denaro, sembra che in prima fila ci sia proprio Madrid. Ma come? Lui che è fieramente catalano, che si era pubblicamente esposto per la scissione della Catalogna, porterebbe un business così grande proprio a Madrid (per tacere della grande rivalità sportiva – soprattutto calcistica – tra le due città)?

MADRID IN VANTAGGIO SU PARIGI?
Durante il weekend di Valencia, Piqué è stato pesantemente insultato da alcuni spettatori che lo hanno invitato a tornare “nel suo paese” e lo hanno accusato di “non avere vergogna” per essersi mostrato a tifare per la Spagna dopo aver mostrato la sua spinta scissionista. E pensare che ha seguito i match insieme a Carlos Costa (manager di Nadal) e alla leggenda Manolo Santana, a cui è intitolato il Campo Centrale della Caja Magica di Madrid. Sin dalle qualificazioni, Piqué sta frequentando il Conde Godò di Barcellona. Pare che abbia parlato con alcuni giocatori, dopo che lo scorso 5 aprile aveva avuto una riunione con i vertici della federtennis spagnola. Nel corso dell'incontro, aveva detto che avrebbe mostrato i numeri e i dati che avevano convinto l'ITF ad approvare il suo progetto. Le parti si sono ritrovate in queste ore e si è parlato anche di logistica: visto che le NITTO ATP Finals si giocheranno a Londra fino al 2020, l'idea è far giocare la Coppa Davis in Europa per facilitare i tennisti. In questo momento, le due principali candidate sarebbero Madrid e Parigi, mentre sembrerebbe tramontata l'ipotesi Indian Wells, prima città a sognare di ospitare la nuova Davis. In questo momento, Madrid sarebbe in vantaggio. José Ramon Lete, segretario di stato per lo sport, era presente a diverse riunioni. Nel frattempo, sono sempre più insistenti le voci secondo cui il lavoro nell'ombra di Piquè stia convincendo diverse federazioni – inizialmente contrarie – ad appoggiare il progetto della nuova Davis. Il business, come detto, non ha odori, né colori, né appartenenza politica. Se davvero un mare di soldi dovessero piombare nel tennis, diverse federazioni sono disposte a buttare a mare 120 anni di storia. E Piqué a tifare per la Spagna, nella capitale della Spagna, nonostante avesse definito "vergognoso" quanto successo alle elezioni catalane dello scorso 1 ottobre, e si fosse dichiarato pronto ad abbandonare la nazionale spagnola..