WTA CHAMPIONSHIPS. Maria Sharapova vince la maratona con la Radwanska e vola in semifinale. Se la Errani batte la Stosur, sarà spareggio contro la polacca.
Sharapova e Radwanska si sono strette la mano alle 2.10 locali
 
Di Gianluca Roveda – 25 ottobre 2012

 
Chi pensava che Azarenka-Kerber restasse il match più lungo del torneo, beh, è rimasto deluso. Scese in campo alle 23 locali, Maria Sharapova e Agnieszka Radwanska lo hanno lasciato dopo 3 ore e 12 minuti, superando di sei minuti la durata dell’incontro precedente. Si discuterà a lungo sull’opportunità di far iniziare il programma alle 17 (però martedì il programma era filato via in meno di sei ore): adesso vale la pena esaltare una partita in cui la Sharapova ha avuto bisogno di tutta la sua grinta per imporsi 5-7 7-5 7-5 e assicurarsi un posto in semifinale. Ha faticato, andrà a letto all’alba, ma il gioco è valso la candela. Oggi potrà riposarsi, mentre venerdì giocherà a cuor leggero contro Samantha Stosur. Insomma, le è andata bene. Con questa vittoria si è assicurata di chiudere l'anno almeno al numero 2 e ha tenuto vive le speranze (sempre più flebili) di finire al numero 1 WTA. Per farcela, dovrà battere la Stosur e vincere il torneo e sperare che la Azarenka non vinca più un match. Scenario difficile, così come è stata difficile la partita contro l’inossidabile polacca, a suo agio su un campo piuttosto lento. I furiosi attacchi della Sharapova venivano rintuzzati dalle prodezze atletiche della Radwanska, capace di utilizzare con sapienza lo slice di dritto quando veniva sballottata nell’angolo destro. Senza contare i mitici colpi di controbalzo, tirati con le ginocchia praticamente per terra. E’ il suo marchio di fabbrica.
 
La Sharapova non si è mai sottratta alla responsabilità di attaccare e prendere l’iniziativa. Nessun break nel primo set, almeno fino al 6-5 Radwanska. Nell’ultimo game, un errore della Sharapova regalava il parziale alla polacca, nel cui clan c’era anche il rappresentante Lotto Veso Matjias. Per ogni colpo vincente, la Sharapova commetteva un errore gratuito, frustrata dalle continue rincorse della polacca. Per questo sciupava un break di vantaggio nel secondo e andava sotto 2-4. Ma quando c’è da tirare fuori gli attributi, la Tigre della Siberia risponde sempre presente. Sull'orlo del baratro rimontava, vinceva un eterno nono game e andava a servire sul 5-4. Si incartava e consentiva alla Radwanska di acciuffare il 5-5. Sembrava quasi che la Sharapova avesse bisogno di commettere errori per svegliarsi e tirare fuori il meglio. E’ andata così nel secondo set e anche nel terzo, quando si era fatta riprendere da 4-2 a 4-4. Sempre meno incisiva con il servizio, la Radwanska ha provato a resistere, ma l’ace con cui la Sharapova ha chiuso il match è il simbolo di un match in cui l’attacco ha avuto la meglio sulla difesa.
 
“E’ stata una partita molto fisica, con tanti alti e bassi – ha detto la Sharapova nell’intervista sul campo – non ho giocato il mio miglior tennis, ma quando vinci senza giocare bene hai più motivazioni per la partita successiva. Sono molto soddisfatta di aver raggiunto la semifinale, anche perché l’anno scorso ero infortunata e non mi sono potuta difendere. Quest’anno sto dando tutto insieme al mio team e sono contenta soprattutto per il modo in cui è maturata la vittoria”. Spettatrice interessata Sara Errani, impegnata oggi contro la Stosur. Le va bene così: dovesse battere l’australiana, venerdì affronterebbe la Radwanska in un vero e proprio spareggio per la semifinale. Con la Sharapova irraggiungibile, è una fortuna che Sarita sia ancora padrona del proprio destino.