La parte bassa del tabellone si fa sempre più aperta: va fuori Sascha Zverev, da molti considerato favorito per un posto in finale. Lo batte il (quasi) coetaneo Borna Coric al termine di un match tirato, intenso, in cui ha affrontato con coraggio e fortuna tutte le palle break. “Non è colpa della pressione, semplicemente ho giocato male”.

Avevano pensato a una linea di abbigliamento apposta per lui. Era il segno, la certificazione: Adidas era convinta che Alexander Zverev potesse andare lontano allo Us Open. Invece, come a Parigi e (parzialmente) a Wimbledon, si è incagliato in un match che non avrebbe dovuto perdere. Oggi la simbologia è ancora maggiore, perché è stato sconfitto da un quasi coetaneo, quel Borna Coric che fa della grinta la sua arma migliore. Quel Borna Coric che ha messo a nudo i limiti del tedesco in un match intenso, non ricco sul piano tecnico, ma comunque elettrizzante. Impressiona, anche in chiave futura, è il fatto che Coric abbia vinto tutti i punti importanti nel 3-6 7-5 7-6 7-6 che lo spinge al terzo turno, dove forse non sarà neanche favorito contro Kevin Anderson. Dopo un primo set di routine, il croato ha avuto l'intelligenza di cambiare strategia, arretrando il baricentro del suo tennis e cambiando spesso tagli e traiettorie. Stando più lontano dalla riga, aveva un po' di tempo in più per pensare. Inoltre ha servito piuttosto bene, senza concedere nulla al servizio. In questo modo ha rimesso in equilibrio la partita, poi ha trovato il break al dodicesimo game, peraltro al termine di un game molto intenso. Sul punteggio di un set pari, sia i giocatori che il pubblico hanno capito che non sarebbe stato un secondo match di routine, ma c'era effettivamente l'aria del grande evento.

PALLE BREAK E SETPOINT SCIUPATI
Sascha e Borna hanno elevato il loro rendimento, offrendo tanti scambi intensi e game ai vantaggi. “Avrei potuto vincere il secondo e il terzo set” ha detto uno Zverev un po' deluso, ripensando alle tante occasioni avute sia sul 4-4 che sul 5-5 del terzo. Alla fine, non ha trasformato neanche una delle sette palle break. Ovviamente, ha ceduto nettamente il tie-break. In avvio di quarto, nonostante siano entrambi giovanissimi, hanno tirato il fiato. Meno spettacolo, più errori, meno chance per il giocatore in risposta. Nonostante tutto, Zverev si prendeva tre setpoint sul 6-5 per allungare ulteriormente la sfida. Eppure, a differenza di quanto successo nel secondo, il giocatore in risposta rimaneva a galla e si giocava il secondo tie-break. Alla fine la spuntava ancora Coric. “Sono deluso perché il tabellone era molto aperto nella parte bassa, mi sentivo il favorito, ma ho giocato un brutto match” ha detto Zverev, che non ha attribuito alla tensione le ragioni della sconfitta, se non altro perché è abituato a fronteggiare pressioni e aspettative sin da quando era bambino. “Credo che Coric abbia giocato molto bene nelle palle break a mio favore, forse è stato un po' fortunato, ha preso qualche riga…le cose mi sono andate un po' storte, ma conosco il suo livello e so che può fare ottime cose. Il problema è stato il mio, di rendimento”. Da parte sua, il croato (reduce da un fastidio al collo nelle scorse settimane) non si è esaltato più di tanto. “In fondo è solo una partita di tennis, era un match come un altro. Io voglio vincere ogni partita”. Ci vorrà ancora qualche anno per capire se tra Borna & Sascha potrà nascere una rivalità. Per adesso, sembra solo una bella filastrocca.

US OPEN 2017 – Secondo Turno Uomini
Borna Coric (CRO) b. Alexander Zverev (GER) 3-6 7-5 7-6 7-6