La Navratilova vuole fare la coach. E Lendl…
La moda è ormai lanciata: Martina Navratilova vorrebbe aggiungersi alla lunga lista di ex campioni che hanno intrapreso la carriera di coach. Martina utilizzerebbe le sue conoscenze tattiche e strategiche per portare un tennista al top. "Nessuno può davvero entrare nel nocciolo del gioco – ha detto – lo puoi fare solo con un top-player, quando sei in cerca di un piccolo vantaggio che può fare la differenza. Ad esempio, il rovescio in slice o la volèe smorzata da usare solo un paio di volte ma che può fare la differenza tra vittoria e sconfitta". Tuttavia, Martina è ancora in attesa della chiamata giusta. "Mi piace entrare nei dettagli del tennis. Sono sicura che prima o poi accadrà". Nel frattempo, Ivan Lendl non ha escluso un rientro nel tour dopo aver lasciato Andy Murray perchè non poteva dedicargli il tempo necessario. "Con Andy ha funzionato perchè ci siamo trovati al momento giusto. Se mi avesse chiamato due anni prima o due anni dopo, magari non avremmo ottenuto questi risultati. Se dovesse cercarmi John Isner, non sarei in grado di insegnargli il servizio". Anche lui, dunque, resta in attesa dell'occasione propizia. La moda è ormai lanciata: Martina Navratilova vorrebbe aggiungersi alla lunga lista di ex campioni che hanno intrapreso la carriera di coach. Martina utilizzerebbe le sue conoscenze tattiche e strategiche per portare un tennista al top. "Nessuno può davvero entrare nel nocciolo del gioco – ha detto – lo puoi fare solo con un top-player, quando sei in cerca di un piccolo vantaggio che può fare la differenza. Ad esempio, il rovescio in slice o la volèe smorzata da usare solo un paio di volte ma che può fare la differenza tra vittoria e sconfitta". Tuttavia, Martina è ancora in attesa della chiamata giusta. "Mi piace entrare nei dettagli del tennis. Sono sicura che prima o poi accadrà". Nel frattempo, Ivan Lendl non ha escluso un rientro nel tour dopo aver lasciato Andy Murray perchè non poteva dedicargli il tempo necessario. "Con Andy ha funzionato perchè ci siamo trovati al momento giusto. Se mi avesse chiamato due anni prima o due anni dopo, magari non avremmo ottenuto questi risultati. Se dovesse cercarmi John Isner, non sarei in grado di insegnargli il servizio". Anche lui, dunque, resta in attesa dell'occasione propizia.