A pensarla così è Federer che dice: “un gol cambia il destino di un incontro, non certo una chiamata sbagliata del giudice”…

da Londra Giorgio Spalluto – foto Getty Images

 

Il bailamme di reazioni scatenate dalle clamorose sviste arbitrali di cui si sono resi protagonisti ieri il guardalinee Espinosa e l’arbitro Larrionda in Germania-Inghilterra (rete di Lampard regolare e non convalidata) ed il nostro Rosetti in Argentina-Messico (primo gol di Tevez in netto fuorigioco non visto dall’assistente Ayroldi), non poteva lasciare indifferente il mondo del tennis i cui protagonisti appaiono fermamente convinti dell’opportunità di estendere anche al tennis, l’ausilio tecnologico accettato dal tennis qualche anno fa.

Tra gli altri è intervenuto Rafael Nadal, appassionatissimo di calcio che afferma: “Credo che si debba consentire ad ogni squadra di avere la possibilità di vedere il video di un’azione per tre volte in una partita”.

 

Troppo ghiotta l’opportunità di chiedere ad uno dei pochi giocatori da sempre schierato contro l’utilizzo della moviola, cosa ne pensi di quanto è accaduto ieri in Sud Africa.

 

D. Ieri questo paese (l’Inghilterra) e il mondo dello sport sono stati sconvolti da alcuni errori arbitrali, e si sono levate molte voci a favore dell’introduzione di un ausilio elettronico. Puoi dirci come l’ausilio elettronico ha cambiato il nostro sport e credi che anche nel calcio andrebbe introdotto?
FEDERER: Devo stare attento. Chi è il capo della FIFA? Non mi ricordo. È uno svizzero, per caso?
Noi ce l’abbiamo anche se non ne abbiamo bisogno. Lo sappiamo tutti ma lo abbiamo lo stesso. Loro dovrebbero avercelo, ma non lo hanno. Soffro un po’ per il calcio in questo momento, perché ci sono tanti errori da parte degli arbitri. Non bisogna prendersela con loro. Sono così lontani, talvolta, da quello che sta succedendo, E’frustrante per i tifosi quando vengono annullati dei gol che non dovrebbero esserlo e non vengono convalidati alcuni gol quando dovrebbero esserlo.
Devi solo sperare che tutti questi episodi siano favorevoli alla tua squadra


D. Nel nostro sport pensi sia meglio lasciare ogni decisione nelle mani dei giudici di linea e dell’arbitro sedia?
FEDERER: Beh, un dritto lungolinea non cambia il risultato della partita, mentre un gol cambia l’intero  svolgimento di un incontro e la strategia di una squadra. Puoi permetterti di giocare in difesa dopo aver fatto un gol.
Nel tennis, non esiste tutto questo. I giudici sono seduti, non sono in movimento. Devono solo fissare la linea. E ‘molto più semplice. E poi una singola chiamata non condiziona una stagione o una carriera di un giocatore. Nel caso del gol, l’errore può avere un impatto enorme in quei 90 minuti. E tutto cambia. Per questo motivo l’ausilio tecnologico è stato introdotto nel football americano, no?

 

Beh, caro Roger, non è proprio vero che una singola chiamata non condiziona l’esito di un incontro di tennis. Vi ricordate la finale degli US Open con protagonisti lo stesso Federer e Juan Martin Del Potro. Roger stava servendo per il secondo set sul 5-4, dopo aver incamerato il primo parziale. Sul 30-30 un passante in corsa di dritto lungolinea di Del Potro viene chiamato out, ma l’argentino vuole vederci chiaro. L’occhio di falco valuta la palla buona, mandando su tutte le furie Roger che verrà poi multato per aver proferito delle parole non proprio carine nei confronti del giudice di sedia.

Su quel punto girò il match, visto che Federer non riuscì a tenere il servizio ed a portarsi avanti di 2 set. Sicuro, Roger, che una chiamata sbagliata non può condizionare una partita?

 


© 2010  “Il Tennis Italiano” – Tutti i diritti riservati