Sta diventando virale la scommessa persa dal rapper Drake sulla finale gli US Open, ma la storia insegna che non è solamente un caso

Foto Ray Giubilo

La finale degli US Open vedeva Jannik Sinner favorito contro Taylor Fritz, e a dirlo non erano soltanto i tanti opinionisti sparsi in tutto il mondo ma anche le quote relative alle scommesse. La vittoria dell’americano era infatti “bancata” a 3.85, quota certamente interessante e che poteva stuzzicare le fantasie da parte di qualcuno. Sicuramente ha stuzzicato la fantasia del rapper Drake– non nuovo a scommesse piuttosto rischiose – che ha puntato la cifra folle di 210 mila dollari sulla vittoria di Fritz, con la speranza di portarne a casa oltre 800 mila.

Dopo il termine del match che ha visto trionfare Sinner, lo stesso Drake si è esposto tramite una storia sul suo profilo Instagram dove ironizzava sulla scommessa persa “Continuano il mio record come scommettitore sportivo più audace della storia con il maggior numero di sconfitte”. Come anticipato infatti il rapper canadese già in passato è andato incontro a situazioni di questo tipo, come quando lo scorso agosto perse altri 250 mila dollari scommettendo sul match di pugilato tra Nate Diaz e Jake Paul. Qualcuno inizia a parlare di “Maledizione di Drake” visti i tanti fallimenti, nel dubbio la cosa certa è che bene non prendere esempio dalle sue giocate.