I nomi individuati dallo scozzese come possibili sostituti di Ivan Lendl. C’è anche mamma Judy, ma il favorito sembra Larry Stefanki.

Di Riccardo Bisti – 27 aprile 2014

 
Tra i temi più caldi del momento c’è la telenovela riguardante il nuovo coach di Andy Murray. Lo scozzese, appiedato da Ivan Lendl, sta cercando un sostituto e nei giorni scorsi ha dichiarato che sta valutando tra una rosa di 7-8 nomi. “Vorrei risolvere questo problema entro il Roland Garros, ma è complicato perchè ci sono da sistemare anche la parte economica e amministrativa”. Tuttavia, nelle ultime ore, si sta facendo strada un nome. E che nome: il favorito sarebbe Larry Stefanki, lo stesso che gli era stato consigliato da Andy Roddick quando Murray (per scherzo, si spera…) chiese un parere ai suoi follower su Twitter. Secondo le ultime indiscrezioni, Murray avrebbe avuto un paio di preferiti: Tim Henman e Darren Cahill. Tuttavia, nessuno dei due sarebbe disponibile. Timbledon ha detto di non essere ancora pronto per allenare: vuole concentrarsi sulla sua famiglia, gli hobby e gli impegni con l’All England Club di Londra. Da parte sua, Darren Cahill è piuttosto difficile da convincere. Dopo aver seguito Hewitt e Agassi, adesso fa parte del team Adidas e fa il commentatore per ESPN. Lo stesso Cahill, nel 2009, aveva rifiutato un invito di Roger Federer. Il terzo incomodo sarebbe l’australiano Roger Rasheed, il quale era stato piuttosto vicino ad allenarlo quando Andy virò su Ivan Lendl. In questo momento, Rasheed sta lavorando a tempo pieno con Grigor Dimitrov. Le cose stanno andando piuttosto bene ed è improbabile (impossibile?) che abbandoni il bulgaro per tentare l’avventura con Murray.
 
L'UOMO CHE AMA LE SFIDE
Qualcuno ipotizza che nella lista ci sia anche mamma Judy. A parte le implicazioni emotive, è un’allenatrice di valore ed è capitana del team britannico di Fed Cup. Lo stesso Murray ha confessato che nella lista c’è qualche nome femminile. Alcuni pensano che sia la madre, con il quale potrebbe svolgere un periodo di prova e vedere i risultati. Appena può, Judy Murray va a sostenerlo in giro per il mondo. Era anche a Napoli durante il weekend di Coppa Davis contro l’Italia. Tuttavia, il nome di maggior peso sembra essere Larry Stefanki. Il coach americano è “disoccupato” dal settembre 2012, quando si è ritirato il suo pupillo Andy Roddick. Poco dopo, Stenfaki dichiarò: “Non è ancora il tempo di mollare. Dentro di me c’è qualcosa che mi chiede di allenare grandi giocatori e portarli al massimo. Adoro le sfide”. Del consiglio via Twitter abbiamo già detto, anche se c’è un precedente che può essere un’arma a doppio taglio: nel 2006, dopo le felici esperienze con Rios, Kafelnikov e Tim Henman, e prima di lavorare con Fernando Gonzalez, declinò l'invito a lavorare con Murray. All’epoca, lo scozzese aveva 19 anni e si stava lanciando nel circuito. I media britannici erano convinti di aver trovato un fenomeno e Stefanki disse che non voleva essere coinvolto in un circo mediatico. Otto anni dopo, quel rifiuto potrebbe pesare nella mente di Murray…ma forse potrebbe essere una sfida ancora più affascinante per il tecnico di Helmhurst, Illinois.