SERIE A1 UOMINI – Si sta materializzando una sorpresa: il TC Parioli, sulla carta indebolito rispetto all’anno scorso, è ad un passo dalle semifinali. Vittorio Magnelli ci spiega le strategie del club romano. Genova gode: Park e Tennis Club volano in semifinale.

Di Riccardo Bisti – 3 novembre 2014
(Foto Mondo Ace)

 Vittorio Magnelli ha fortemente voluto un progetto-giovani al Tennis Club Parioli

Nel giorno delle genovesi, che hanno entrambe strappato il pass per le semifinali, la “vera” notizia è la sorpresa che sta prendendo forma nel Girone 3. Con il pareggio tra Società Tennis Bassano e Tennis Club Crema (3-3 con sei matchpoint non sfruttati da Stefano Napolitano contro Riccardo Sinicropi), il silenzioso Tennis Club Parioli è ad un passo da una clamorosa semifinale a spese dei Campioni d’Italia. Nulla è deciso: domenica prossima, a Bassano del Grappa, ci sarà l’infuocato scontro diretto che potrebbe sancire il sorpasso. Ma all’andata è finita 3-3 con entrambe le squadre al completo. Tenendo conto che al Parioli basterebbe un pareggio, il miracolo non sembra un miraggio. “Onestamente non ci aspettavamo di essere così avanti – spiega Vittorio Magnelli, capitano e responsabile del settore agonistico dello storico club capitolino – il nostro obiettivo era arrivare secondi nel girone e non avere patemi. Il Parioli ha un obiettivo ben preciso: puntare forte sui giovani per arrivare a schierarli in Serie A1. Guardiamo molto al bilancio, non ci interessa spendere molto per questo campionato. Per questo, riconosco, siamo andati oltre le aspettative”. Lo scorso anno i romani si salvarono al termine di una drammatica sfida contro il Tennis Club Palermo: quest’anno hanno perso Andrea Arnaboldi e hanno puntato su Salvatore “Salvo” Caruso, confermando il resto del team. Sulla carta erano addirittura più deboli, invece…”Caruso si è integrato benissimo e abbiamo vissuto ogni giornata con serietà ed entusiasmo. In effetti siamo molto equilibrati, competitivi dal numero 1 al numero 4”. Non c’è dubbio che il Parioli abbia recepito meglio di altri i dettami della FIT con le rigide norme sul vivaio, ma Magnelli spiega che non è esattamente così. “Non sono strategie pensate per la Serie A. Si tratta di una politica che affonda le radici nel tempo. Quando sono arrivato al Parioli dopo la mia parentesi internazionale, ho subito puntato sui giovani. I dirigenti la pensavano allo stesso modo e così siamo partiti dal vivaio, addirittura dalla SAT. I vari Bessire e Moroni che oggi vedete in A1 erano al Parioli già a otto anni. Hanno fatto un percorso giovanile che li ha portati a vincere titoli nazionali fino ad arrivare a certi livelli”.
 
I GIOVANI E L'UZBEKO "DE ROMA"
Magnelli, ex responsabile del Settore Tecnico Femminile nonchè coach di Sandrine Testud (poi diventata sua moglie), ha una visione globale che non è limitata alla Serie A1. Quando gli abbiamo ricordato che il suo Parioli ha vinto per 21 volte il Trofeo FIT non si è scomposto, ed anzi ha rilanciato. “Nessun appagamento per essere un club così blasonato. In realtà, il Trofeo FIT assoluto non mi soddisfa particolarmente, preferisco quello giovanile. Tra l’altro, secondo i miei calcoli, dovremmo ottenerli entrambi anche quest’anno. Sarebbe la quinta volta di fila per il titolo assoluto e la seconda per quella giovanile. Ogni anno cerchiamo di migliorare: ad esempio, vogliamo costruire campi in cemento e campi coperti. Devo ringraziare la dirigenza, sempre molto attenta a queste cose”. Il TC Parioli, con la sua storia ultra-secolare (e le sue risorse di grande club) può essere un esempio molto interessante: pur senza fare acquisti di livello, si mantiene sempre a galla in A1 ed è uno dei pochi club nella massima serie sia tra gli uomini che tra le donne. Ovviamente non è facile creare entusiasmo in una città come Roma. Per intenderci, difficilmente vedremo al Parioli il tifo di Forte dei Marmi, Bassano o Maglie. “E’ normale. Nei piccoli centri la Serie A è l’evento-top, mentre Roma è abituata ai grandi eventi, ci sono gli Internazionali d’Italia…ovviamente è vissuta in modo meno intenso. Tuttavia, all’andata contro il Bassano c’era moltissima gente e si sono visti 2-3 match di altissimo livello”. Oltre ai giovani Moroni, Bessire, Benedetti e Fenoaltea, ci sono i veterani Farrukh Dustov e Matteo Fago. Il primo, uzbeko con una lunga militanza italiana, è ormai un bandiera del Parioli. “Il contatto nacque tanti anni fa quando giocanno uno spareggio per non retrocedere con L’Eurosporting di Cordenons, con il quale ho ottimi rapporti anche in virtù dell’amicizia con il mio ex allievo Mosè Navarra – racconta Magnelli – ci salvammo al termine di un doppio incredibile vinto da Pescosolido-Biagianti contro Navarra-Dustov. Il compianto presidente friulano, Edi Raffin, decise di puntare sui giovani dopo la retrocessione, così nacque la possibilità di acquistare Farrukh perchè vidi in lui un potenziale di alto livello. Ormai sono passati tanti anni e si è creato un rapporto straordinario. Vive la Serie A in modo particolare e mi dice sempre che in Italia non giocherebbe mai con un club diverso dal Parioli”. Un altro giocatore particolarmente legato a Magnelli è il ciociaro Matteo Fago. In un’intervista con noi, ha sottolineato l’importanza del capitano. “In effetti si esprime meglio nelle gare a squadre – ammette Magnelli – forse perchè gli dò una mano nei momenti importanti e riesco a distenderlo. Non sempre legge bene le situazioni in partita, e mi dispiace perchè ha un potenziale eccezionale. Un paio d’anni fa battè Olaso e altri ottimi giocatori, pensavo che potesse fare un ulteriore salto di qualità, forse gli è mancato qualcuno che lo aiutasse in giro per i tornei. Ha un potenziale molto alto, non mi meraviglierei di trovarlo intorno alla 150esima posizione ATP, forse anche a ridosso dei top-100”.
 
A BASSANO AL GRAN COMPLETO
L’immediato futuro dei biancoverdi si chiama Bassano del Grappa, dove cercheranno di strappare un pareggio che vorrebbe dire semifinale. A causa degli impegni dei vari giocatori, il TC Parioli non preparerà la partita in modo particolare. “Dustov è impegnato al challenger di Bratislava, dove ha pescato subito Jiri Vesely. Caruso torna in Sicilia per 2-3 giorni di riposo perchè è distrutto dopo una stagione molto intensa. Con Fago ci vedremo intorno a giovedì e ripeteremo quello che abbiamo fatto in queste settimane: un giorno di allenamento e poi partenza per Bassano al sabato mattina. Di sicuro andremo al completo”. Significa che vedremo in campo Dustov, Caruso, Fago e Valenti. Con il singolare del numero 4 che li vede nettamente avvantaggiati, e dando per scontata la presenza dei migliori bassanesi, i match decisivi potrebbero essere Dustov-Sijsling e Fago-Napolitano (o Donati). “Temo sia il calore del pubblico che la qualità dei nostri avversari, anche se naturalmente conta di più la loro forza. Sulla carta sono più forti loro, anche se ci batteremo per sovvertire il pronostico. A noi basta il pari, ed è un piccolo vantaggio che cercheremo di sfruttare. In teoria avete ragione, i match tra i numeri 1 e i numeri 3 potrebbero essere decisivi, ma si vedrà sul momento. Poi a Bassano si gioca al coperto, in condizioni non semplici. Mi aspetto una bella giornata di sport”. Ci sarà da divertirsi. I giallorossi di Bassano daranno l’anima per tenersi lo scudetto cucito addosso ancora un po’. E’ il minimo.
 
RISULTATI GIRONE 3CLASSIFICA GIRONE 3
 
GIRONE 1 – LA FESTA DEL TC GENOVA
Quando si è diffusa la voce che Matteo Trevisan non sarebbe stato della partita, a Genova hanno tirato un sospiro di sollievo. In effetti, con i soli Crugnola e Grassi, il Tennis Club Prato aveva ben poche chance anche perchè c'era l’obbligo di vincere. Invece il TC Genova si è imposto 4-2 e vola in semifinale da neopromossa, nonostante l’assenza sistematica di Stephane Robert. Decisivo Marco Cecchinato, vincitore su Claudio Grassi con un doppio 6-4. I pratesi hanno reagito con orgoglio, salenda da 0-3 a 2-3 ma ormai non c’era più niente da fare. “Siamo davvero contenti, adesso siamo pronti a giocarcela con chiunque" ha detto Renato Del Santo, dirigente addetto al team maschile, guidato in panchina da Mauro Balestra. C’era anche Potito Starace, che giocherà domenica prossima l’ininfluente match di Modena contro la Meridiana. Gli emiliani si sono tolti almeno la soddisfazione di vincere il loro primo match nell’1-5 contro il TC Cagliari: Luca Pancaldi ha battuto Giorgio Galimberti e si è garantito la possibilità di giocare i play-out. Play-out che cercheranno di evitare i sardi, impegnati domenica prossima a Prato. Un eventuale exploit garantirebbe il secondo posto nel girone e la salvezza matematica. Per il TC Prato, francamente, sarebbe un beffa.
 
RISULTATI GIRONE 1CLASSIFICA GIRONE 1
 
GIRONE 2 – ANIENE, CI SIAMO QUASI
Basterà un misero punticino contro l’Angiulli Bari per portare il Circolo Canottieri Aniene in semifinale. C’era un pizzico di preoccupazione per la sfida interna contro il CT Rovereto perchè mancavano Simone Bolelli e Grzegorz Panfil. Ma quando Simone Vagnozzi si è presentato in formazione, è passata la paura. 3-1 dopo i singolari (Vincenzo Santopadre si è “immolato” contro Johannes Ager), i romani hanno vinto piuttosto agevolmente i doppi e si sono portati a un passo dalla vittoria nel girone. Come detto, basterà un pareggio a Bari, ammesso che il TC Italia di Forte dei Marmi espugni il veloce di Rovereto. In Puglia, sulla terra battuta, non hanno avuto problemi nonostante la sconfitta di Volandri contro Matteo Viola. Tuttavia non dipende più da loro: se anche dovessero vincere domenica, dovrebbero sperare in un miracolo. Matteo Viola, Kamil Capkovic e Andrea Pellegrino saranno sufficienti per battere la corazzata Aniene? Difficile, molto difficile.
 
RISULTATI GIRONE 2CLASSIFICA GIRONE 2
 
GIRONE 4 – IL PARK COMPLETA LA FESTA LIGURE
Più che al match interno contro la Società Canottieri Casale, priva di tutti i migliori, il Park Genova guardava con interesse a Trento per capire se avrebbe dovuto aspettare fino a domenica prossima per festeggiare il passaggio in semifinale. Sono stati premiati: la bella vittoria del CT Maglie sul rapido dell’ATA Battisti è stata vanificata dai numeri, poichè anche in caso di aggancio il Park è certo di avere un miglior quoziente vittorie-sconfitte. Se i genovesi dovessero perdere 6-0 a Trento, chiuderebbero con 13 punti e 24 vittorie. In caso di “cappotto” contro Casale, i pugliesi arriverebbero a quota 13 ma con “sole” 23 vittorie. Prosegue dunque il sogno di Mauro Iguera e del suo club, tra i più motivati del campionato e forte di una struttura professionale che merita le migliori fortune. Adesso c'è curiosità per sapere se domenica prossima giocherà Martin Klizan, la cui presenza nei play-off potrebbe essere importante. Contro Casale c’era Pablo Andujar, vincitore per la seconda volta il coraggioso Marco Bella, unico elemento di spicco schierato dal Casale, che sta preservando i migliori per i play-out. Maglie ride per la bella impresa a Trento, anche se i padroni di casa hanno fatto la scelta, coraggiosa ma poi rivelatasi controproducente, di mischiare i doppi. E così Arnaboldi-Dellagiacoma e Grigelis-Pecoraro si sono arresi, regalando i tre punti ai pugliesi. Schierando Arnaboldi-Grigelis avrebbero probabilmente strappato il pari, ma a loro non serviva. E così si sono giocati il tutto per tutto nel tentativo di vincere dopo il 2-2 nei singolari. E’ andata male e saranno costretti a giocare i play-out, anche se con il vantaggio del ritorno da giocare in casa.
 
RISULTATI GIRONE 4CLASSIFICA GIRONE 4