Nel giorno del loro più brutto scontro diretto, i due danno un grande esempio di sportività. Un Federer in condizioni pietose non si ritira, Nadal accoglie il successo con sobrietà. Adesso c’è Berdych.
In semifinale, Rafael Nadal affronterà Tomas Berdych
Di Riccardo Bisti – 15 marzo 2013
Gli annali diranno che Rafael Nadal ha battuto Roger Federer con un netto 6-4 6-2 e ha conquistato la semifinale a Indian Wells. Tuttavia, accanto alla 29esima sfida tra lo svizzero e lo spagnolo, andrà messo un asterisco grosso così. Soltanto l’immensa classe di Federer, che non si è mai ritirato da un match in corso, ha consentito allo spagnolo di portare a 19-10 il bilancio negli scontri diretti. Vedendo questo (brutto) match, si è provata un pizzico di malinconia: tutti sperano che non sia l’ultimo capitolo di una saga iniziata nove anni fa a Miami, sempre in notturna, sempre con una vittoria di Nadal. Una delle più grandi rivalità di sempre non lo meriterebbe. C’è amarezza: di solito, con Rafa e Roger in campo, si vive una grande tensione agonistica. Stavolta niente: è stato un piatto senza condimento, un viaggio a Roma senza vedere il Papa, una cena al lume di candela senza il bacio in riva al mare. Dopo pochi scambi, si è capito che Federer era in condizioni pietose. E’ bastato un Nadal accettabile per chiudere senza problemi. Questo Federer-Nadal è maturato nei tempi e nei modi sbagliati. Le poche volte che c’era stato un risultato netto, era perché uno dei due giocava meglio. Stavolta Federer non poteva difendersi. Eppure ha avuto la dignità e l’eleganza di dire “I’m ok” all’atto della stretta di mano. L’avrebbe detto comunque, anche senza il favore di telecamera, stordito da 30 errori gratuiti e un misero 31% di trasformazione con la seconda palla.
Nadal si è trovato 0-30 sul servizio di Federer sia nel terzo che nel quinto game, ma lo svizzero si è tenuto a galla. Il break è arrivato nel settimo game, paradossalmente quello in cui Roger era partito meglio (avanti 40-15 prima di perdere quattro punti di fila, sigillati da un passante incrociato di rovescio). Mentre lo svizzero arrancava, Nadal filava via tranquillo senza neanche dare l’impressione di forzare. Dopo aver cancellato un paio di setpoint sul 3-5, Federer abdicava nel game successivo e alzava bandiera bianca in avvio di secondo, quando cedeva il servizio a zero. Non trovava la forza di allungarsi per giocare una volèe non impossibile e la metteva in corridoio. In quel momento avrebbe potuto ritirarsi. Che senso aveva restare in campo a farsi maciullare? Tecnicamente, nessuno. Ma c’era il pubblico da rispettare, 32.200 occhi che avevano pagato il biglietto. E allora è andato avanti, trascinandosi e subendo un altro break. Ha radunato le ultime energie nel quarto e nel quinto game, offrendo qualche magia che lo riportava sul 2-3. Ma nemmeno i suoi fan più accaniti hanno sperato nella rimonta. Nadal – per un nanosecondo – si era distratto, quasi a disagio contro un Federer così negativo. Appena si è rimesso in sesto, ha conquistato gli ultimi tre game, suggellati da un rovescio in mezzo alla rete, e ha conquistato un posto in semifinale contro Tomas Berdych.
Il mal di schiena impediva a Federer di essere reattivo nelle schermaglie da fondocampo. Anche quando prendeva l’iniziativa non era in grado di tirare quel colpo in più che Rafa ti fa sempre giocare. Non si muoveva, eppure ha emozionato ugualmente. La storia del tennis è piena di ritiri tattici, precauzionali o fasulli. Lui è rimasto in campo e si è lasciato battere dal suo più grande rivale. Non è da tutti ed è un gesto da apprezzare, così come non avevano esaltato le lacrime dopo la finale persa all’Australian Open 2009. Nadal ha capito la situazione e non ha esultato. Questi due straordinari campioni ci hanno regalato grandi partite: stavolta, non potendo offrire un buon tennis, ci hanno fatto vedere come ci si comporta. La sportività di Federer non finirà nel pallottoliere dei suoi trofei, ma è importante quasi quanto un successo a Wimbledon. Ci sarà tempo per conquistare ‘sto benedetto 77esimo titolo che gli permetterà di eguagliare John McEnroe e portarsi al terzo posto alle spalle di Jimmy Connors (109) e Ivan Lendl (94). La brutta notizia, per i Federer-Maniaci, è che passeranno oltre 50 giorni prima di rivederlo in campo. Roger salterà Miami e dovrebbe tornare a Madrid, dove esordirà il 7 o l’8 maggio. Zeljko Franulovic, direttore del torneo di Monte Carlo, proverà a corteggiarlo, ma il Federer 2013 ha altre priorità. Allenamenti, figlie e famiglia vengono prima di un torneo.
In semifinale, Rafa se la vedrà con Tomas Berdych, che in precedenza aveva superato Kevin Anderson con un doppio 6-4. In un match non esaltante, il sudafricano si è fatto brekkare al decimo gioco di entrambi i set e ha lasciato strada al ceco. “Mi sono sentito abbastanza bene sul campo, soprattutto fisicamente – ha detto Berdych – per me è un buon segnale, visto che nelle ultime settimane ho giocato parecchio. Significa che potrò essere a posto anche nei turni successivi. Questo mi consente di concentrarmi sul mio tennis”. I precedenti dicono 12-3 per Nadal (13 se consideriamo l’esibizione di Abu Dhabi a fine 2010). Berdych ha colto tre vittorie consecutive tra il 2005 e il 2006 (compreso il famoso episodio di Madrid, quando zittì il pubblico), poi ha raccolto soltanto sconfitte e ha dovuto aspettare cinque anni per vincere almeno un set. Tuttavia, stavolta è in grado di farcela. Nadal sta crescendo, ma sembra ancora vulnerabile. Persino nel non-match contro Federer ha commesso qualche errore non da lui. Partiranno alla pari. Oggi si giocheranno gli ultimi due match dei quarti: a partire dalle 21.30 (diretta Sky Sport 2) si affronteranno Djokovic-Tsonga e Murray-Del Potro. Programma super, con una motivazione in più per lo scozzese. Dovesse arrivare in finale, il moccioso di Dunblane diventerebbe numero 2 ATP superando Federer.
ATP MASTERS 1000 INDIAN WELLS – QUARTI DI FINALE
Tomas Berdych b. Kevin Anderson 6-4 6-4
Rafael Nadal b. Roger Federer 6-4 6-2
Novak Djokovic vs. Jo Wilfried Tsonga (h. 21.30, diretta Sky Sport 2)
Andy Murray vs. Juan Martin Del Potro (h. 23.30, diretta Sky Sport 2)
WTA PREMIER INDIAN WELLS – SEMIFINALI
Angelique Kerber vs. Caroline Wozniacki (h. 2.30, diretta SuperTennis)
Maria Sharapova vs. Maria Kirilenko (h. 4.30, diretta SuperTennis)
Post correlati
Ascolti tv: fra tennis e calcio c’è partita
Gli ultimi match di cartello di Serie A trasmessi in chiaro hanno registrato ascolti che tratteggiano una realtà, se...