SERIE A1 DONNE – Il sogno del TC Genova si è finalmente avverato: il doppio Knapp-Balducci riporta il tricolore a Genova dopo 16 anni. “Non abbiamo mai avuto paura di perdere”.
Dall'inviato a Genova, Riccardo Bisti – 7 dicembre 2014
(Foto Costantini – FIT / E' di Costantini anche la foto in home page)
E' giusto così perchè l'hanno voluto. Fortemente, dall'inizio alla fine. Il Tennis Club Genova al femminile è Campione d'Italia in virtù del successo, al doppio di spareggio, contro l'indomito Tennis Club Prato. E tutte le perplessità su Karin Knapp, che nel primo doppio non aveva saputo trascinare la Balducci, sono magicamente scomparse nel momento clou. La Knapp ha giocato un match pressochè perfetto, azzerando gli errori gratuiti e dando sicurezza alla Balducci. Sapendo che la compagna le avrebbe dato una mano, Alice ha espresso il suo miglior tennis e ha vinto la sua prima partita in una finale di Serie A1 dopo quattro sconfitte consecutive, due in singolare e due in doppio. In fondo, ha vinto la più importante. E' finita 6-3 6-2 e il risultato non è mai stato in discussione, se non nei primi game. Ma quando è arrivato il primo break al sesto game, si è capito che i buoi erano ormai scappati. Dentoni e Camerin non avevano più energie nervose, e non hanno saputo alzare il livello nel momento del bisogno. Alla fine del primo set, le toscane sono uscite dal campo per cercare di ricaricarsi e riordinare le idee. Ma non c'è stato nulla da fare. Un break sulla Dentoni (in grande difficoltà) ha dato il definitivo lasciapassare al TC Genova. L'ultimo sussulto pratese, dallo 0-3 al 2-3, è stato poco più che effimero. E per Knapp-Balducci è stato un dolce planare verso il successo, fino all'abbraccio collettivo con annessa invasione di campo dei tifosi biancorossi, scatenati fino all'ultima palla. E il loro compito non è ancora terminato, poiché oggi faranno il tifo per il team maschile.
BALDUCCI: "LA MIA VITTORIA PIU' BELLA"
Dopo aver sollevato la coppa, Knapp e Balducci si sono sottoposte a centinaia di foto ricordo e decine di autografi. Ma hanno anche trovato il tempo per qualche riflessione. In particolare, c'era la curiosità di sapere se avevano avuto paura di perdere dopo aver perso il primo doppio, con l'inerzia psicologica tutta a favore di Prato. La Knapp è stata un po' enigmatica. “Bella domanda. Nel secondo doppio eravamo più cariche e concentrate, forse avevamo le idee più chiare. Dovevamo variare tanto, la superficie era molto rapida e con Alice non avevo giocato neanche un doppio importante. Nel primo doppio, probabilmente, aveva influito la scarsa abitudine a giocare insieme. Per fortuna ho risposto molto meglio”. Più convinta la risposta della Balducci: “No, mai avuto paura di perdere. Siamo sempre state concentrate su di noi, sapevamo di poter fare meglio nonostante loro avessero giocato un ottimo primo doppio. Credo che il cambiamento sia stato più tecnico che mentale”. Per la Knapp è il secondo scudetto dopo quello conquistato due anni fa con il Club Nomentano. “Sono due sensazioni diverse. Due anni fa eravamo outsider, eravamo già contente di essere arrivate in finale, poi abbiamo vinto 3-0 dopo i singolari. Stavolta era un successo atteso, e ho vissuto emozioni bellissime. E' stato bello vedere le lacrime di compagne e dirigenti del club”. Per la Balducci, è stata semplicemente “la più bella vittoria in carriera, perchè è arrivata con il mio circolo. L'anno prossimo? Dovete chiedere ai dirigenti, ma se fosse per me resterei a vita con il TC Genova”.
IL TANDEM LUBRANO – PLACIDILLI
Ha vinto una squadra ben organizzata, che sotto molti aspetti può essere un esempio per le avversarie. A Genova hanno saputo creare uno spirito di gruppo eccezionale e non hanno mai perso di vista il vivaio. Tra l'altro, nella curva dei sostenitori più “caldi”, c'erano numerosi ragazzini. E il ricambio generazionale sta già iniziando in panchina: in quattro delle cinque partite si è seduto in panchina il giovane Federico Placidilli. Il perchè di questa scelta ce l'ha spiegato il capitano Marco Lubrano, colui che ha avuto la soddisfazione di alzare la coppa al cielo. “Prima di tutto perchè abbiamo uno spirito di squadra eccezionale. E poi perchè Federico è un ragazzo molto simpatico, sa far ridere le ragazze, oltre ad avere un'ottima affinità tecnica con la Brianti. In certe situazioni di tensione, io mi limiterei a dare consigli tecnici, mentre lui è stato bravo a sdrammatizzare. E in certi momenti può essere fondamentale. Ma non dimenticherei Giorgia Mortello: il cuore di questa squadra è lei". La gioia è immensa anche per capitan Lubrano: elemento storico del tennis ligure, ha forgiato buona parte dei migliori giocatori usciti da questa regione negli ultimi 25 anni, ma non aveva mai vinto un campionato di Serie A1. Esserci riuscito adesso, che i capelli sono diventati bianchi, deve essere stata una soddisfazione immensa. C'è ovviamente un pizzico di amarezza per il Tennis Club Prato, che per un attimo aveva cullato il sogno di mantenere il tricolore conquistato dodici mesi fa. Sono stati traditi da Corinna Dentoni, che nei momenti importanti non è mai riuscita ad essere incisiva (a parte alcuni frangenti del primo doppio). La carrarina, tuttavia, resta un elemento fondamentale per i biancoblu, poiché si tratta di un elemento del vivaio. Certamente dovrà migliorare nella mobilità e nella regolarità con il dritto. Ma con un vivaio pieno di ottime giocatrici (Peoni e Stefanini su tutte), Carla Mel può guardare con ottimismo al futuro.
TENNIS CLUB GENOVA 1893 – TENNIS CLUB PRATO 3-2
Zuzana Kucova (TC Prato) b. Alice Balducci (TC Genova) 1-6 6-4 6-4
Karin Knapp (TC Genova) b. Maria Elena Camerin (TC Prato) 7-5 6-3
Alberta Brianti (TC Genova) b. Corinna Dentoni (TC Prato) 6-2 7-5
Camerin / Dentoni (TC Prato) b. Knapp / Balducci (TC Genova) 5-7 6-4 10-8
Knapp / Balducci (TC Genova) b. Camerin / Dentoni (TC Prato) 6-3 6-2
TENNIS CLUB GENOVA 1893 CAMPIONE D'ITALIA