Sono trascorsi tre mesi dall'aggressione di cui è stata vittima Petra Kvitova. Lo scorso 20 dicembre, un uomo si è introdotto nella sua abitazione di Prostejov, spacciandosi per un tecnico del gas, e l'ha attaccata a scopo rapina. Nella colluttazione, Petra è rimasta gravemente ferita alla mano sinistra, con tanto di lacerazione di alcuni tendini. La notizia ha gettato nello sgomento tutta la comunità del tennis: durante il torneo di Indian Wells, è stato esposto un manifesto d'auguri per la ceca “Get Well, Petra”. Dallo staff della giocatrice emergono notizie in chiaroscuro: da una parte c'è la consapevolezza che tutto procede secondo i piani, ma non è ancora possibile ipotizzare una data per il rientro. Secondo il portavoce Karel Tejkal, la Kvitova ha ripreso le attività quotidiane con con la mano sinistra. “A prima vista non ci si accorge nemmeno di quello che è successo tre mesi fa – ha detto Tejkal – la scorsa settimana ha effettuato una serie di controlli con Radek Kebrleho, il dottore che ha effettuato l'intervento, e sono state confermate tutte le ipotesi ottimistiche”. L'operazione è stata effettuata lo stesso giorno dell'incidente, ha richiesto quasi quattro ore ed è riuscita perfettamente, con tanto di riparazione di alcuni tendini e nervi. A metà gennaio sono stati tolti i punti, mentre le bende sono rimaste per altri due mesi. Adesso hanno tolto anche quelle e la vita quotidiana delle Kvitova ha ripreso ad essere normale: “Non ci sono problemi per pettinarsi e mangiare”.
POLIZIA ANCORA AL LAVORO
I primi tre mesi servivano per solidificare i i tendini, dopodiché potrà iniziare la riabilitazione vera e propria. In tutto questo si inserirà anche il tennis: Tejkal ha fatto sapere che Petra, nei prossimi giorni, potrà tornare a maneggiare una racchetta, sia pure con delicatezza. Da parte sua, la giocatrice ha cercato di mantenersi in forma: per due volte, è andata alle Canarie per effettuare alcune sedute di preparazione atletica. Si trovava proprio a Lanzarote, qualche settimana fa, quando ha compiuto 27 anni. “A volte mi domando se merito così tanti messaggi affettuosi. Hanno tutti grande valore, è come se fossi nata di nuovo” ha scritto la Sharapova sui social network. Al contrario, non ci sono novità sulla caccia all'aggressore. Un portavoce della polizia ha detto: “Gli investigatori continuano a lavorare duramente: l'esito positivo dell'indagine e la cattura del colpevole è una priorità per noi”. Decine di persone hanno già testimoniato: in questo momento, le varie testimonianze sono al vaglio degli inquirenti. “I cittadini non devono focalizzarsi solo sull'identità dell'aggressore – dice la polizia – ma anche sulle modalità dell'incidente. A volte, certi dettagli che sembrano insignificanti possono poi risultare decisivi”. Tejkal ha poi concluso dicendo che "Non è ancora possibile ipotizzare una data per il rientro, ma che il recupero psicologico della Kvitova sta andando molto bene". Subito dopo l'intervento, si disse che Petra avrebbe potuto riprendere per la seconda parte dell'anno. Tuttavia, uno stop per tutto il 2017 non sarebbe così sorprendente.