Curioso episodio durante il match Konta-Pironkova: la britannica è vittima di un malore che la fa accasciare e temere il peggio. La curano, torna in campo, perde il secondo set e poi esce dal campo. Al rientro, domina il terzo. “La pausa è durata troppo, se non devi andare in bagno non ci vai” dice la bulgara. “Dovevo cambiarmi d’abito” replica la Konta.

. Sul 6-2 5-6 per la Konta, prima di giocare la seconda di servizio sul setpoint per l’avversaria, la britannica è collassata. Momenti di panico, anche perché il suo respiro si è fatto improvvisamente affannoso. Prima si è inginocchiata, poi si è sdraiata per terra. Soccorsa da medico e fisioterapista, ha impiegato qualche minuto per rimettersi in piedi, ma è riuscita a tornare in campo. Nel punto successivo ha commesso un doppio fallo, auto-condannandosi a giocare il terzo set. Uscita dal campo, nel terzo si è ripresa e ha portato a casa il match col punteggio di 6-2 5-7 6-2. Normale che in conferenza stampa si parlasse solo di quello: “A un certo punto è aumentata la frequenza dei battiti e non riuscivo a controllare il respiro. Ho cominciato a tremare. E’ stato una specie di attacco di panico, con in più il fatto che tremavo”. La Konta ha ringraziato il personale medico dello Us Open, capace di tranquillizzarla e di capire che non c’era nulla di troppo grave. “Sinceramente non mi sono mai posta il dubbio se ritirarmi o andare avanti – ha detto Johanna – semplicemente mi sono presa ogni minuto, ogni secondo. Credo di aver gestito bene il terzo set, in cui mi sono concentrata sul mio respiro, cercando di mantenerlo a un ritmo regolare”.

“SE NON DEVI ANDARE IN BAGNO, NON CI VAI”
La Pironkova non l’ha presa benissimo. Pur ammettendo che la Konta non ha violato il regolamento, ha detto di aver perso il ritmo. “Tra le cure e la sua uscita dal campo abbiamo perso molto tempo, per me è stato frustrante perché credo che la partita sia stata fermata troppo a lungo. Stavo tornando nel match e questo ha interrotto la tendenza. Non cerco scuse, ma è evidente che tutti i giocatori usano le pause per andare in bagno anche per riordinare le idee. Non credo che dovrebbero essere utilizzati in questo modo: se non ho bisogno di andare in bagno, non ci vado”. La Konta ha ammesso di aver provato un po’ di imbarazzo, ma ha difeso il suo comportamento. “I miei vestiti erano completamente bagnati, avevo bisogno di cambiarmi. Non mi piace il ‘drama’, ho fatto quello che potevo con le carte a mia disposizione. Io non sono un’attrice”. La Konta ha detto di aver vissuto qualcosa del genere quattro anni fa, sempre in un torneo dell’estate americana. Due anni fa, durante la semifinale contro Caroline Wozniacki, la cinese Shuai Peng era collassata un paio di volte e fu costretta a uscire dal campo in sedia a rotelle. Al terzo turno, Johanna se la vedrà con Belinda Bencic.