Saranno Michael Stich ed Helena Sukova i nuovi ammessi nella galleria degli immortali di Newport. Il tedesco ha vinto una storica edizione di Wimbledon e si è distinto in un'epoca molto competitiva. La cecoslovacca è rimasta tra le migliori per quasi 20 anni, ha vinto molto in doppio e ha impedito lo Slam alla Navratilova.

Chi ama un tennis fatto di gesti classici ed eleganti avrà gioito nell'apprendere i nomi dei nuovi ammessi nella Hall of Fame di Newport. Il comitato che stabilisce l'ammissione ha scelto Michael Stich ed Helena Sukova. La cerimonia di induzione si terrà il prossimo 21 luglio, durante il torneo ATP di Newport. La ex cecoslovacca, mai vincitrice di uno Slam in singolare, ha ricevuto la notizia mentre si trovava a Melbourne per seguire l'Australian Open, laddove ha giocato un paio di finali in singolare: nel 1984 a Kooyong, nel 1989 a Melbourne Park. Inoltre si è aggiudicata il doppio per due volte (1990 e 1992). Fu proprio a Melbourne, nel 1984, che la Sukova impedì a Martina Navratilova di conquistare il Grande Slam, battendola in semifinale. Prima di quella partita, la Sukova non aveva mai vinto più di tre game in un singolo set contro la Navratilova. Dopo aver perso il primo per 6-1, si sarebbe imposta 1-6 6-3 7-5 prima di perdere la finale contro Chris Evert. “Il tennis ha una grande storia nel mio paese – ha detto – una storia che ha avuto un ruolo importante nella mia educazione e nel mio approccio al gioco”. Papà Cyril II è stato presidente della federtennis cecoslovacca, mentre mamma Vera era stata una grande giocatrice, finalista a Wimbledon nel 1962. Come se non bastasse, anche il fratello di Helena, Cyril III, è stato un ottimo giocatore. Insieme, hanno vinto tre Slam in doppio misto. Il torneo più importante della sua carriera, tuttavia, fu lo Us Open 1993. Vinse 17 partite in due settimane, raggiungendo la finale in tre tabelloni: vinse il doppio con Arantxa Sanchez, il doppio misto con Todd Woodbridge ma non riuscì a fare il tris: dopo una grande semifinale proprio contro la Sanchez, si arrese a Steffi Graf nel match clou. Il suo ultimo grande titolo è stato il doppio a Wimbledon 1996 in coppia con una giovanissima Martina Hingis, poi si è ritirata nel 1998. Dopo il ritiro, ha conseguito un dottorato in psicologia e ha aiutato tanti atleti del suo paese.

L'AIRONE DI AMBURGO
Da parte sua, Michael Stich ha avuto la sfortuna di gareggiare in una delle epoche più competitive di sempre. Ha sfidato grandi colpitori come Andre Agassi e Jim Courier, attaccanti come Stefan Edberg e John McEnroe, e grandi servitori come Pete Sampras e Boris Becker. Da parte sua, era abile in tutte le zone del campo ed era dotato di eleganza innata. Con queste armi, ha vissuto il torneo della vita a Wimbledon 1991. In carriera ha giocato altre due finali Slam: Us Open 1994 (persa da Agassi) e Roland Garros 1996 (da Kafelnikov). Cresciuto in un sobborgo di Amburgo, città natale dell'attuale stellina Alexander Zverev, da ragazzino preferiva il tennis al calcio. Cambiò priorità nel 1986, quando divenne miglior junior tedesco. Entrò tra i top-100 nel 1990, poi sorprese tutti in quella storica edizione di Wimbledon, l'ultima ad essere trasmessa in chiaro in Italia (Tele+2 sarebbe diventata a pagamento nel marzo del 1992). In semifinale batté Stefan Edberg senza mai strappargli il servizio (4-6 7-6 7-6 7-6), poi trovò Boris Becker nel match per il titolo. Per Boris era la sesta finale ai Championships, mentre per Michael era la terza partita sul Centre Court. Giocò la partita della vita e si impose in tre set. Wimbledon 1991 resta la punta di diamante di 18 titoli, tra le quali spiccano le ATP Finals 1993 e la Grand Slam Cup del 1992 (che non dava punti ATP ma aveva una grande valore tecnico). Sempre nel 1992, ha colto due grandi successi in doppio: prima vinse a Wimbledon in coppia con McEnroe, al termine di una finale durata 5 ore contro Grabb-Reneberg. Un paese dopo, intascò l'oro olimpico in doppio con l'eterno rivale Boris Becker. L'anno dopo, nonostante l'assenza di Boris, guidò la Germania a uno splendido successo in Coppa Davis. Molto attivo anche fuori al campo, ha creato una fondazione benefica pensata per i bambini malati di AIDS. Grazie ai fondi raccolti, ha potuto aiutare oltre 50.000 bambini in 110 scuole. Stan Smith, presidente della International Tennis Hall of Fame, ha accompagnato così l'accoglimento di Stich e Sukova: “La forza di Michael e la versatilità del suo gioco gli hanno permesso di vincere Wimbledon, mentre Helena ha ottenuto risultati eccezionali in Slam, Olimpiadi e tornei WTA per quasi due decenni”.