Finale di stagione colorato d'azzurro: dopo i successi a Ortisei e Brescia, l'Italia è certa di vincere anche il Challenger di Andria. Finale tutta italiana tra Luca Vanni e il sorprendente Matteo Berrettini, la cui candidatura a "nome nuovo" è esplosa nelle ultime due settimane. E se fosse lui il nome giusto?Eppur qualcosa di muove. La bell(issim)a notizia è che gli ottimi risultati dei tennisti italiani nei Challenger stanno arrivando sul cemento indoor, superficie storicamente ostica. Invece le ultime tre settimane stanno regalando splendide soddisfazioni: Stefano Napolitano ha vinto a Ortisei (in finale su Alessandro Giannessi), Luca Vanni si è imposto a Brescia (con Salvatore Caruso ottimo semifinalista)…e Andria offrirà il tris. Nel torneo pugliese ci sarà una finale tutta azzurra tra Matteo Berrettini e lo stesso Luca Vanni, che grazie ad alcuni exploit ha rimesso in piedi una stagione molto difficile, costellata di sconfitte e con qualche errore di programmazione. Lucone era uscito dai top-200 ATP, ma con gli ultimi risultati si costruirà un ranking dignitoso per ripartire bene nel 2017. Con la finale ad Andria è certo di salire al numero 164, ma in caso di vittoria si avvicinerà alla 150esima posizione. Siamo lontani dall'ingresso diretto nel main draw dell'Australian Open, però è il viatico migliore possibile per la prossima stagione.
Ma il personaggio del torneo, a sorpresa ma non troppo, è Matteo Berrettini. Il 20enne romano, allenato da Vincenzo Santopadre, ha saltato quasi tutto il 2016 per un fastidioso problema al ginocchio, perdendo classifica e fiducia. Al suo ritorno ha fatto ottime cose nei tornei Futures, ma è negli ultimi eventi che ha sorpreso tutti: già a Brescia stava per battere il forte Lukas Lacko, mentre ad Andria sta facendo sfracelli: via Marco Chiudinelli (avrà chiuso la sua carriera?), via Tommy Robredo e via lo specialista Egor Gerasimov in semifinale. Berrettini sta cogliendo percentuali clamorose al servizio, e tiene un atteggiamento tattico sempre giusto, propositivo, aggressivo. Una nota molto lieta che sarà premiata dal best ranking: è già certo del numero 433 ATP, ma in caso di successo scalerebbe un'altra settantina di posizioni. Ciò che colpisce, in Berrettini, è l'atteggiamento decisamente maturo che – negli ultimi mesi – è stato accompagnato da un irrobustimento muscolare che lo ha reso improvvisamente competitivo sui campi duri. Coetaneo di Quinzi, Baldi e Stefanini, fino a qualche tempo fa non era considerato uno dei nostri migliori prospetti. Adesso è cambiato tutto. E l'Italia può provare a sorridere.
ATP CHALLENGER ANDRIA – Semifinali
Luca Vanni (ITA) b. Sergiy Stakhovsky (UCR) 6-4 2-6 6-2
Matteo Berrettini (ITA) b. Egor Gerasimov (BLR) 7-6 6-3
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