Lo svizzero passeggia contro Bautista-Agut e si conferma in ottime condizioni di salute. Con Djokovic già fuori e gli altri Fab4 che arrancano, se tiene questo livello può addirittura puntare al primo titolo nel Principato.

Djokovic eliminato, Murray arranca, Nadal non brilla e dovrà stare attentissimo a Wawrinka, e Federer? Federer vince e convince di nuovo, 6-2 6-4 a Roberto Bautista-Agut con un altro match lampo e ben poca fatica. Unendo le fette il quesito scatta in automatico: e se fosse il suo torneo? Sicuramente ha una bella chance per vincere nel Principato, come non gli è mai riuscito nelle dodici apparizioni precedenti. Ha giocato quattro finali e nel 2014 contro Wawrinka è pure arrivato a due punti dal titolo, ma nella sua bacheca, sopra la targhetta “Monte Carlo Rolex Masters”, manca ancora il trofeo più importante. “È sorprendente – ha detto in conferenza stampa – vedere Djokovic perdere subito qui, nel posto dove si allena. La vittoria di Vesely dà una speranza a tutti gli altri giocatori”. Significa che anche Djokovic è battibile, ma soprattutto che per una volta chi vuole puntare al titolo non ce l’avrà in mezzo ai piedi. E Federer è uno di quelli, ancor più di altri dato che era capitato (di nuovo) nella sua metà di tabellone, come già successo all’Australian Open. Ma stavolta non dovrà batterlo, ci ha già pensato qualcun altro, gli ostacoli di Federer verso la finale si chiamano prima Jo-Wilfried Tsonga e poi uno fra Gael Monfils e il sorprendente Marcel Granollers, giunto ai quarti da lucky loser. Insomma, i pericoli concreti sono tutti nella parte bassa, difficile chiedere di meglio in un Masters 1000. Tuttavia, il Federer delle prime due uscite non deve aver paura di nessuno, perché il suo tennis funziona alla grande, come se non si fosse mai fermato. Il problema al menisco è ormai solo uno spiacevole ricordo. Gli ha lasciato una piccola cicatrice al ginocchio, ma a livello mentale potrebbe anche essergli servito.

“IL TENNIS NON MI È MANCATO”
“Onestamente – ha raccontato Federer ai giornalisti dopo il successo al primo turno – il tennis non mi è mancato così tanto. Solo dopo l’operazione ho avuto qualche ora difficile, ma stare a casa a fare riabilitazione, godendo giorno dopo giorno dei progressi, è stato piacevole. Mi ha reso felice: è qualcosa di diverso che non avevo mai provato nella mia carriera”. La pausa è servita a pulire la mente dalla scorie della ruvida eliminazione all’Australian Open, e dargli una serenità fondamentale per dimenticarsi ogni mattina lo 08-1981 stampato sulla carta d’identità, che significa 35 anni fra quattro mesi. La sua fortuna è che in campo continua a mostrarne 20, con una facilità di gioco che rimane inarrivabile per tutti. Bautista-Agut ha fatto grandissimi progressi, e col rendimento di inizio anno sembrava addirittura destinato a una capatina fra i primi 10. Si pensava potesse infastidirlo eccome, invece il divario è parso immenso. Il 10-0 nei set, sparsi in quattro precedenti e tutti vinti abbastanza agevolmente, la diceva lunga: se Federer sta bene non c’è partita. È stato così anche oggi, con 29 vincenti divisi fra un primo set giocato male dal rivale e un secondo che poteva complicarsi sull’1-1, quando Roger si è trovato 0-40 al servizio. Ma con la facilità con cui si è scavato la buca è stato bravo anche ad uscirne, e sul 4-4 ha siglato l’allungo da game, set and match, aprendo il gioco con una perla delle sue, a far capire al rivale che poteva bastare così. Domani, forse, il primo vero test del torneo, almeno alla luce dei precedenti. Tsonga l’ha già battuto cinque volte, non avrebbe problemi a farlo una sesta. Ma se Federer ha capito che questo può essere il suo torneo, difficilmente fallirà. E se nel match precedente Wawrinka facesse uno scherzetto a Nadal, le motivazioni sarebbero ancora di più.

MASTERS 1000 MONTE CARLO – Ottavi di finale
Gael Monfils (FRA) b. Jiri Vesely (CZE) 6-1 6-2
Marcel Granollers (ESP) b. David Goffin (BEL) 7-6 6-4
Jo-Wilfried Tsonga (FRA) b. Lucas Pouille (FRA) 6-4 6-4
Roger Federer (SUI) b. Roberto Bautista-Agut (ESP) 6-2 6-4
Rafael Nadal (SPA) b. Dominic Thiem (AUT) 7-5 6-3
Stan Wawrinka (SUI) b. Gilles Simon (FRA) 6-1 6-2
Andy Murray (GBR) b. Benoit Paire (FRA) 2-6 7-5 7-5
Milos Raonic (CAN) b. Damir Dzumhur (BIH) 6-3 4-6 7-6