COPPA DAVIS – Paolo Lorenzi viene scelto come singolarista titolare. “Ormai sono abituato a giocare a questi livelli, spero di partire meglio rispetto a tre anni fa”. Paolo aprirà contro Chiudinelli, poi c'è Seppi-Laaksonen. (Foto Costantini – FIT) 

PESARO – Due anni fa, gli svizzeri scelsero la Victoria Hall di Ginevra per la cerimonia-sorteggio del match contro l'Italia. Gli italiani non hanno voluto essere da meno: Italia-Svizzera è stata ufficialmente presentata presso il Teatro intitolato a Gioacchino Rossini, piccolo ma estremamente caratteristico con la sua forma circolare e tanti palchi a sovrastare il parterre. Come se non bastasse la location, la cerimonia è stata anticipata da un suggestivo spettacolo lirico con il direttore d'orchestra sul palco e le varie voci nascoste sui palchi, a creare un clima davvero particolare. Molto incuriosito il team azzurro, con Andreas Seppi e Paolo Lorenzi intenti a filmare la scena. Dopo l'applauso scrosciante di una platea piuttosto numerosa (non solo addetti ai lavori, ma anche tanti curiosi e appassionati), il giudice arbitro Hans Jurgen Ochs ha dato il là a un sorteggio che non ha riservato sorprese. Non si può considerare tale la scelta di Paolo Lorenzi come secondo singolarista alle spalle di Andreas Seppi. In questi due mesi ha vinto un challenger, colto una semifinale ATP a Quito ed è certamente più terraiolo di Simone Bolelli. Pur essendo un veterano e nemmeno all'esordio da titolare, resta comunque lui il protagonista più atteso, il personaggio del weekend. “Spero di iniziare meglio rispetto a tre anni fa contro Cilic, quando incassai un duro 6-1 nel primo set – ha detto Lorenzi – ad ogni modo sul campo dovrò pensare al da farsi e non alla classifica dell'avversario. Si parte da 0-0 e sarà comunque una partita lunga”. Troverà Marco Chiudinelli, risalito tra i top-150 ATP dopo una carriera tribolata e colma di infortuni. Qualche settimana fa, lo svizzero aveva detto che la trasferta a Pesaro sarebbe stata una missione impossibile. Gli abbiamo chiesto se gli ultimi risultati (su tutti il successo a Wroclaw) possono aver cambiato qualcosa nella sua mente. “No, la penso sempre così – ha detto – resta una partita molto difficile. Vengo da un buon inizio di stagione ma qui si gioca sulla terra battuta, mentre a Bergamo e Wroclaw il campo era rapidissimo. Io sto bene ma resta un match molto complicato”.


SINGOLARE TRA "VECCHIETTI"

La conferenza stampa degli svizzeri, condotta da Fabienne Benoit (che oltre a lavorare per l'ATP segue anche il team svizzero di Coppa Davis) si è poi sviluppata esclusivamente in tedesco, con una serie di domande dell'unico giornalista svizzero presente. Un altro segno che non ci credono granché, tanto che nemmeno le TV locali hanno previsto la diretta integrale (mentre in Italia avremo doppia copertura con SuperTennis e Rai Sport). La mano di Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, ha stabilito che saranno Marco Chiudinelli e Paolo Lorenzi ad aprire le danze: sarà un match molto “anziano”; tenendo conto che hanno 68 anni in due. Occhio ai precedenti: lo svizzero è avanti 3-0 anche se sono piuttosto datati e sono cambiate parecchie cose. Certe memorie, tuttavia, potrebbero aiutare a creare un po' di equilibrio. Chiuderanno la prima giornata Andreas Seppi ed Henri Laaksonen, al primo scontro diretto. Andreas, forte della sua grande esperienza in Davis, è parso molto tranquillo “anche se non giocavo sulla terra rossa da otto mesi. Ma è una superficie che mi piace, dove ho ottenuto buoni risultati”. Tra l'altro, mentre in singolare sta facendo un po' di fatica (è sceso al numero 40 ATP), la scorsa settimana ha vinto il torneo di Dubai insieme a Bolelli. “E' stato il mio primo titolo nella specialità, molto importante per il morale” ha concluso Andreas, più o meno sulla stessa lunghezza d'onda di Bolelli. “Vincere aiuta a vincere, è un risultato che ci ha dato grande fiducia”. A parte la mossa scaramantica di annunciare Bolelli-Cecchinato, è chiaro che saranno Andreas e Simone a giocare contro Chiudinelli-Laaksonen, probabile coppia elvetica. “Avevo certe sensazioni nei giorni scorsi e gli ultimi allenamenti le hanno confermate” ha detto Barazzutti, alludendo alla scelta di schierare Lorenzi in singolare. Una decisione che non ha sorpreso nemmeno Severin Luthi (“Lorenzi è il secondo italiano in ranking tra quelli presenti a Pesaro…”), mentre sul doppio – fedele al suo stile – non si è sbilanciato. “Vedremo” ha sibilato quando gli hanno chiesto se manderà in campo Seppi e Bolelli.


IL CAMPO SI E' COMPATTATO

Il clima pare molto tranquillo. Gli azzurri sono consapevoli della loro superiorità, gli svizzeri sembrano abbastanza rassegnati al ruolo di comparse, se non altro per le condizioni tecniche della partita. Marco Chiudinelli è convinto che su un sintetico molto veloce avrebbero potuto giocarsela, mentre così sarà molto più dura. La terra rossa di Pesaro, che aveva acceso qualche timore nei giorni scorsi per la sua eccessiva morbidezza, sembra essersi compattata e la qualità del gioco non dovrebbe risentirne. La grande avventura della Coppa Davis riparte da Pesaro, forse un po' in sordina, ma le sorprese sono dietro l'angolo. Proprio come quella di trovare la mensa della Caritas su Via del Teatro, stradina adiacente al Teatro Rossini. Usciti dalla realtà ovattata e patinata del tennis, certe e scene e certe persone ci hanno ricordato il momento che stiamo vivendo. Ma qui il tennis non c'entra niente.

 

COPPA DAVIS 2016 – Primo Turno World Group

ITALIA – SVIZZERA

 

Venerdì 4 marzo

Paolo Lorenzi (ITA) vs. Marco Chiudinelli (SUI)

Andreas Seppi (ITA) vs. Henri Laaksonen (SUI)