Dopo due match maratona, Janko Tipsarevic e Marin Cilic battono rispettivamente Stepanek e Nalbandian, consentendo a Serbia e Croazia di restare a galla.
La gioia di Marin Cilic dopo l'impresa su Nalbandian
Di Riccardo Bisti – 7 aprile 2012
Chissà se Novak Djokovic ha guardato il match tra Radek Stepanek a Janko Tipsarevic. E chissà se è felice del risultato. Dopo oltre 5 ore di lotta sulla terra battuta della O2 Arena di Praga, Tipsarevic ha spostato dalla parte dei serbi un match che sembrava compromesso dopo la schiacciante vittoria di Tomas Berdych su Viktor Troicki. Non solo 1-1, ma anche uno Stepanek provato in vista di un doppio che rischia di essere decisivo. La Repubblica Ceca potrebbe pagare la panchina corta, che vede i soli Rosol e Cermak alle spalle di Berdych e Stepanek. Non vorremmo essere nei panni di Jaroslav Navratil: schierare Berdych-Stepanek oppure preservare quest’ultimo per l’eventuale match sul 2-2? Quando si è diffusa la voce che Djokovic non avrebbe giocato la Davis per tutto il 2012, Tipsarevic si è affrettato a precisare di averci parlato a inizio anno: Djokovic non ci sarebbe stato soltanto per i primi due match. Per semifinali e finale se ne potrebbe parlare. E allora ha giocato un match tutto cuore, in cui ha annullato 3 matchpoint e si è imposto con il punteggio di 5-7 6-4 6-4 4-6 9-7 dopo aver annullato tre matchpoint nel quinto set, ammutolendo il pubblico di Praga che aveva letteralmente spinto Berdych verso l’1-0. E’ stata una partita durissima, terminata con un giallo. Al termine, un furioso Stepanek ha mostrato il dito medio all’avversario. “Non ci potevo credere, ma va bene così – ha detto Tipsarevic – l’importante è aver portato a casa il punto. Non vorrei sembrare presuntuoso, ma in tutti i cinque set mi sentivo più vicino alla vittoria del mio avversario. E poi le decisioni arbitrali ci hanno un po’ danneggiato. Mi sento pronto per giocare contro Berdych. Probabilmente non sono al 100%, ma, posso giocare”. Dopo oltre 5 ore in panchina, Obradovic non stava nella pelle: “Credo che Janko sia uno dei migliori giocatori di Davis di sempre. E’ un esempio cristallino di come si lotta per il suo paese. Stepanek è un giocatore ‘speciale’, con i suoi momenti. Gli ho detto di restare tranquillo, e lui mi ha ascoltato”.
Viene dai balcani anche l’altro eroe di giornata. Marin Cilic potrà raccontare di essere stato uno dei pochissimi a battere David Nalbandian in Coppa Davis. Anche a Buenos Aires abbiamo sforato le 5 ore di gioco (5 ore e 9 minuti per l’esattezza), con Cilic che è stato monumentale nel non perdere mai la calma davanti ai 14.000 spettatori che inneggiavano a Nalbandian. Più la partita si allungava, e maggiori erano le chance per il croato. Cilic non ha dovuto cancellare matchpoint, ma ha rischiato grosso nel quarto set prima di giocare un quinto pressochè perfetto, in cui ha sigillato il punteggio finale di 5-7 6-4 4-6 7-6 6-3. Nalbandian sta meglio fisicamente, ma gli anni si sentono. E la terra battuta non è certo la sua migliore superficie. “Comunque non ho problemi, sento di poter giocare il doppio – ha detto l’argentino – soffro la normale stanchezza di un match lungo”. Nel quinto set, sul 3-2 Cilic, Nalbandian ha avuto tre palle break per tornare in pista, ma ha commesso altrettanti errori gratuiti. Può solo fare il mea culpa. L’Argentina resta comunque a galla grazie al successo di Juan Martin Del Potro, che nel secondo singolare ha superato Ivo Karlovic con sorprendente agio. E’ finita 6-2 7-6 6-1 in poco più di due ore. Davanti ai calciatori Fernando Cavenaghi e all’ex juventino David Trezeguet, Del Potro non ha mai perso il servizio e ha tranquillizzato i connazionali, terrorizzati dopo che aveva avuto problemi allo stomaco nell’immediatezza del match, sfociati in qualche attacco di vomito. “Se non fosse stata la Davis non avrei giocato – ha detto Del Potro – me ne sarei tornato a casa. Non stavo benissimo, ma la voglia di esserci è stata sufficiente per scendere in campo”. Gli è andata bene, perché se il match fosse durato ancora un po’ c’era il rischio di una sospensione per oscurità, con tutti i rischi che ne conseguono.
COPPA DAVIS 2012, QUARTI DI FINALE
REPUBBLICA CECA – SERBIA 1-1
Tomas Berdych b. Viktor Troicki 6-2 6-1 6-2
Janko Tipsarevic b. Radek Stepanek 5-7 6-4 6-4 4-6 9-7
ARGENTINA– CROAZIA 1-1
Marin Cilic b. David Nalbandian 5-7 6-4 4-6 7-6 6-3
Juan Martin Del Potro b. Ivo Karlovic 6-2 7-6 6-1
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