La russa sceglie Facebook per scrivere una lunga lettera e smentire alcune notizie uscite sui media. “Non è affatto vero che sono stata avvisata cinque volte e non ho preso il Mildronate tutti i giorni, ma solo secondo le indicazioni del medico”. Poi chiude con una frase che lascerebbe intendere… 

Maria Sharapova non ci sta. Da quando ha annunciato la sua positività sono uscite notizie di vario genere, alcune a suo favore, altre che sembrano aggravarne la posizione. Dopo essere stata paparazzata mentre giocava a beach-tennis, Masha ha scelto Facebook per raccontare la sua versione su alcuni punti. In particolare, due cose l'hanno fatta arrabbiare. La russa respinge con forza la notizia secondo cui sarebbe stata avvisata cinque volte sull'imminente divieto di utilizzare il Meldonium, e ha voluto spiegare il significato della frase: “Il trattamento richiede 4-6 settimane”, polemizzando su come alcuni media hanno dato la notizia. Detto che a TennisBest abbiamo chiaramente riportato la frase che Maria ha voluto sottolineare, qui sotto trovate la sua lettera. Alla fine c'è una frase che fa rabbrividire: “Non ho fatto finta di essere infortunata per nascondere l'esito del mio test”. Potrebbe sembrare un attacco indiretto a qualche collega…Sarà davvero così?

 

A tutti i Fans,

mi metto in contatto con voi per condividere alcune informazioni, discutere le ultime notizie e farvi sapere che alcune cose sono state riportate in modo errato dai media. Cose che sono determinata a combattere.

Mi avete mostrato un enorme sostegno e ve ne sono grata. Ma sono anche consapevole che alcuni giornalisti – non tutti, alcuni – hanno distorto, ingigantito e riportato in modo non accurato quello che è accaduto.

Un report ha sostenuto che sarei stata avvertita cinque volte circa l'imminente divieto del medicinale che stavo prendendo. Questo non è vero e non è mai successo. E' una distorsione delle comunicazioni che sono fornite o semplicemente postate su una pagina web. Non cerco scuse per non essere stata a conoscenza del divieto. Vi ho già detto della mail che ho ricevuto il 22 dicembre 2015. L'oggetto era: “Principali modifiche al Programma antidoping per il 2016”. Avrei dovuto prestarvi una maggiore attenzione.

Ma le altre “comunicazioni”? Erano sepolte tra newsletter, siti internet e dispense.

Il 18 dicembre ho ricevuto una mail il cui oggetto era “Player News”. Rimandava a una newsletter su un sito web che conteneva tonnellate di informazioni su viaggi, prossimi tornei, classifiche, statistiche, comunicazioni in bacheca, auguri di buon compleanno e, sì, informazioni sull'antidoping. Se una giocatrice avesse voluto trovare informazioni sulle medicine aggiunte alla lista antidoping, sarebbe stato necessario aprire la mail “Player News”, attraversare una dozzina di link non correlati, trovare il link “Player Zone”, immettere una password, la username, leggere uno schermo con più di tre dozzine di link diversi su vari argomenti, trovare il “2016 Changes to Tennis Anti-Doping Program and Information”, cliccare e poi leggere una pagina con circa tre dozzine di link sui più variati argomenti legati al doping. Dopodiché cliccare sul link corretto, aprirlo, scorrere fino a pagina 2 per poi trovare un nome diverso per indicare il farmaco che stavo prendendo.

In altre parole, per essere consapevole di questo “avviso”, dovresti aprire una mail il cui oggetto non ha niente a che fare con l'anti-doping, cliccare su un sito internet, inserire una password, una username, cercare, cliccare, cercare, cliccare, cercare, cliccare, scorrere e leggere. Credo che qualcuno, tra i media, lo possa definire un avviso. Penso che la maggioranza delle persone lo definirebbero troppo difficile da trovare.

C'è poi una “wallet card” distribuita ai tornei all'inizio del 2016, quando il divieto era già entrato in vigore. Il documento contiene migliaia di parole, la maggior parte tecniche, con un carattere piuttosto piccolo. Avrei potuto studiarlo? Si. Ma se vedreste questo documento (di cui allego la foto) capirete cosa voglio dire.

Non cerco scuse, ma è sbagliato dire che sono stata avvisata cinque volte.

C'era poi un titolo che diceva: “4-6 settimane per un normale trattamento nel caso di Maria Sharapova”. Il titolo è stato ripreso da molti giornalisti che non sono stati in grado di dire ai loro lettori ciò che dice il resto della storia. La storia riporta una frase del produttore della medicina: “Il trattamento può essere ripetuto 2-3 volte all'anno. Solo i medici possono seguire e valutare le condizioni del paziente e stabilire se lo stesso deve usare il meldonium per un periodo di tempo più lungo”.

Questo è esattamente quello che ho fatto. Non ho preso la medicina ogni giorno. L'ho presa nelle modalità raccomandate dal mio medico e nelle dosi, minime, raccomandate.

Sono orgogliosa di come ho affrontato il tennis. Sono stata onesta e trasparente. Non ho fatto finta di essere infortunata in modo da nascondere la verità sul mio test.

Non vedo l'ora di partecipare all'udienza ITF, nel momento in cui loro riceveranno le mie cartelle cliniche dettagliate.

Spero che mi sarà permesso di giocare di nuovo. Ma non importa cosa, voglio che voi, i miei fan, sappiate la verità e come sono andate le cose.

 

To My Fans:I want to reach out to you to share some information, discuss the latest news, and let you know that there…

Pubblicato da Maria Sharapova su Venerdì 11 marzo 2016