Non siamo ai livelli dell'imbarazzante formazione che la Russia presentò in Italia nella finale del 2013, ma non c'è dubbio che la finale di Fed Cup tra Repubblica Ceca e Stati Uniti abbia perso fascino ancora prima di giocarsi. Se le padrone di casa hanno sfoderato l'artiglieria pesante, Kathy Rinaldi ha dovuto incassare una serie di “no” che l'hanno costretta a convocare un quartetto con ben tre esordienti. I prossimi 10-11 novembre, presso la 02 Arena di Praga, le americane cercheranno di difendere il titolo conquistato lo scorso anno con Danielle Collins (n.35 WTA), Sofia Kenin (48), Alison Riske (63) e Nicole Melichar, numero 15 nella classifica di doppio. Una squadra rabberciata, priva delle sorelle Williams, Sloane Stephens, Madison Keys e Coco Vandeweghe. Quest'ultima è scesa al numero 102 WTA a causa di una pessima stagione (almeno in singolare), ma nelle gare a squadre si trasforma. Tuttavia, aveva annunciato tempo fa la chiusura anticipata della stagione nel tentativo di ricostruirsi in vista del 2019. La Rinaldi non è stata particolarmente originale: ha diramato le convocazioni in base alla classifica mondiale. A ben vedere, non è un brutta squadra: il problema è che la Repubblica Ceca (vincitrice di cinque delle ultime sette edizioni) schiererà Petra Kvitova, Karolina Pliskova, Katerina Siniakova e Barbora Strycova. Soltanto top-10: le prime due in singolare, le altre in doppio. In questo momento, la Siniakova è addirittura numero 1 nella classifica di specialità. Inutile dire che la Repubblica Ceca è nettamente favorita, anche in virtù del fattore campo e del divario in termini di esperienza: le ceche hanno giocato tantissime partite in Fed Cup, mentre Collins, Kenin e Melichar non hanno mai indossato la tuta della nazionale.Sarà una bella occasione di rivincita, visto che lo scorso anno raccolsero proprio negli Stati Uniti una delle pochissime sconfitte degli ultimi anni. E sarà anche un affascinante incontro tra le due squadre più titolate della competizione: le americane hanno raccolto 18 successi contro i 10 intascati da Cecoslovacchia (prima) e Repubblica Ceca (dopo).
SQUADRA RIMANEGGIATA
La più “esperta” è Alison Riske: ha giocato appena tre partite, con un bilancio di una vittoria e due sconfitte. Tra l'altro, le due sconfitte risultarono decisive per due successi dell'Italia (nel 2014 a Cleveland, nel 2015 a Brindisi). Lo scorso anno, invece, ha battuto Andrea Petkovic al primo turno contro la Germania. Non è difficile immaginare le ragioni che hanno generato tutti questi forfait: se le sorelle Williams hanno ormai archiviato la Fed Cup, il mix tra collocazione in calendario e logistica sembra essere stato decisivo per Stephens e Keys. La prima è reduce dalla finale al Masters e vorrà prendersi un po' di vacanza, mentre la seconda è impegnata in questi giorni al WTA Elite Trophy, ben più remunerativo. Giocare a metà novembre, a stagione ampiamente terminata, può essere accettabile a due passi da casa, non certo a migliaia di chilometri di distanza. E allora Kathy Rinaldi ha attinto laddove poteva: nell'entusiasmo delle esordienti. La Collins si è scoperta competitiva nel 2018, mentre la giovane Kenin viene da una buona stagione, culminata con il terzo turno allo Us Open, in cui ha giocato alla pari proprio con Karolina Pliskova. Sarà stato quel match, forse, a convincere la capitana a darle una chance. Un'altra ragione dei tanti forfait americani può essere un pizzico di appagamento dopo il successo dell'anno scorso. Non è la prima volta che gli Stati Uniti giocano una finale con un team rimaneggiato: nel 2009, a Reggio Calabria, si presentarono con Melanie Oudin e Alexa Glatch, mentre l'anno successivo, a San Diego, cedettero all'Italia con una giovanissima Vandeweghe e Bethanie Mattek Sands, all'epoca schierata in singolare.
FED CUP 2018 – FINALE
Repubblica Ceca – Stati Uniti (02 Arena, Praga, cemento indoor)
REPUBBLICA CECA: Petra Kvitova, Karolina Pliskova, Katerina Siniakova, Barbora Strycova (cap. Petr Pala)
STATI UNITI: Danielle Collins, Sofia Kenin, Alison Riske, Nicole Melichar (cap. Kathy Rinaldi)