Con la finale di Fed Cup in programma fra un mese e mezzo, la Federazione francese cancella la sospensione nei confronti di Caroline Garcia e Kristina Mladenovic, rispettivamente numero 1 e 2 del Paese, e prime al mondo in doppio, per le “offese” durante le Olimpiadi. Niente sconti invece per Benoit Paire: fuori dalle attività federali fino a febbraio 2017.

Era chiaro fin dall’inizio come sarebbe andata a finire: in un nulla di fatto per Caroline Garcia e Kiki Mladenovic, in un sanzione vera e propria per Benoit Paire. A poco meno di un mese dalla sospensione provvisoria rifilata ai suoi tre giocatori per dei comportamenti irrispettosi nel corso del Torneo Olimpico, la FFT si è pronunciata dopo aver discusso il caso sabato 24 settembre, e non ha riservato alcuna sorpresa. Con la finale di Fed Cup da giocare (in casa, contro la Repubblica Ceca) il 12 e 13 novembre, l’esclusione di Garcia e Mladenovic dalle attività federali sarebbe stata una scelta suicida, privando Amelie Mauresmo di quelle che al momento sono le due migliori giocatrici del Paese, oltre che la prima coppia al mondo nella classifica di doppio. Perdonati, dunque, i tweet scritti nel corso delle Olimpiadi dalla Mladenovic, che diede degli “incompetenti” ai membri dello staff della FFT, rei di aver “rovinato” il loro torneo (persero al primo turno) per non avergli comunicato l’obbligo di indossare completini dello stesso colore, regola che dai tornei del Tour è invece stata recentemente cancellata. Dovettero arrangiarsi in fretta e furia, e non la presero affatto bene. Ma alla fine ha prevalso il desiderio di averle entrambe per la finale di Strasburgo, in barba all’etica comportamentale.

Nessuno sconto, invece, per Benoit Paire, che da Rio de Janeiro venne cacciato (ma solo dopo l’eliminazione) per una serie di comportamenti poco rispettosi nei confronti del gruppo (pare rientrasse a notte fonda, o proprio non rientrasse), e la cui sospensione durerà fino al febbraio del prossimo anno. L’ennesima pagina del rapporto tutt’altro che idilliaco fra Paire e la sua Federazione, con dissidi iniziati sin dai tempi dei tornei under. Con un pizzico di malizia verrebbe da dire che le decisioni della FFT sono puramente di convenienza: niente sanzioni a chi serve alla causa, voltafaccia, invece, al Paire di turno, che in questo momento (senza Davis da giocare: anche se non è mai stato convocato nemmeno in passato) ha ben poco da dare. La sanzione non avrà alcun effetto sull’attività di Paire nel circuito: l’unico problema per il 27enne di Avignone – che nel frattempo ha assunto come preparatore atletico l’ex pugile Brahim Asloum, Oro a Sydney 2000 – dovrebbe riguardare la partecipazione al campionato a squadre francese, in programma fra novembre e dicembre.