Niente quarti di finale a Roland Garros per Flavia Pennetta, sconfitta 6-3 6-4 da Garbine Muguruza. La brindisina parte meglio in entrambi i set, poi si spegne di fronte alla maggiore potenza della spagnola. Ma il suo torneo resta più che positivo.È mancata la ciliegina sulla torta, ma Flavia Pennetta può essere contenta comunque. Un quarto di finale a Roland Garros ne avrebbe rilanciato ancor di più delle ambizioni che non ne vogliono sapere di calare, ma la sconfitta contro Garbine Muguruza non ridimensiona affatto il suo bel torneo. Ha perso perché quando gioca come oggi la spagnola è più forte e potente, e sulla terra battuta ci va a nozze. Si è presa i quarti lo scorso anno, quando eliminò addirittura Serena Williams, e li ha replicati dodici mesi dopo, mostrando maggiore consistenza dell’azzurra. Flavia è partita meglio in entrambi i set, 2-0 e due chance per il doppio break nel primo, 3-0 e una palla del 4-0 nel secondo. Ne avesse convertita almeno una, forse sarebbe riuscita a trascinare l’avversaria al terzo set, ma probabilmente non a vincere. La spagnola ne aveva di più, e l’ha dimostrato con le due piccole rimonte che le sono valse il successo, sparando il doppio dei vincenti dell’azzurra. “La devo aggredire per evitare di finire impallinata, sfruttando il mio gioco per tenerla due o tre metri fuori dal campo”, aveva detto la Pennetta in conferenza stampa, ma non ce l’ha fatta. Ogni volta che non ha trovato la prima di servizio, la Muguruza si è fatta trovare pronta a crocifiggerla con i piedi dentro al campo, e il 16 su 22 di realizzazione (73%) la dice lunga. Lei, malgrado la doppia partenza ad handicap, è stata invece brava a non dare appigli all’azzurra, giocando sempre profondo e scendendo tanto a rete, mentre la ‘Penna’ è andata via via in calando. Dal 4-1 del secondo ha ceduto due volte il servizio con altrettanti doppi falli, perdendo il contatto mentale con la partita.
 
CI VOLEVA IL DIRITTO ‘ALLA BOLELLI’
C’è dunque un po’ di amarezza, ma anche la consapevolezza di aver giocato un ottimo torneo, impreziosito dal successo su Carla Suarez Navarro. La Pennetta di venerdì, determinata dal primo all’ultimo punto e col drittone ‘alla Bolelli’ (come lei stessa ha scherzato in conferenza stampa), avrebbe potuto far fuori anche l’iberica nativa di Caracas, ma ogni match ha una storia a sé, e nel finale di quella odierna c’era stampato un nome diverso dal suo. Complessivamente ha vinto appena dieci punti in meno, ma proprio lì in mezzo c’è quella manciata che ha fatto la differenza a favore della spagnola. Sfumato il primo quarto parigino adesso è l’ora dell delusione, ma, una volta smaltita, Flavia potrà guardare ai prossimi mesi con un pizzico di fiducia in più. A Parigi ha trovato le risposte che nelle ultime settimane avevano un po’ latitato, e si presenterà alla stagione sull’erba con tanta voglia di far bene di nuovo. Insieme a quello parigino, Wimbledon è l’unico Slam dove non è mai andata oltre gli ottavi: ai French Open non è riuscita a sfatare il tabù, ma non è detto che non possa farcela sui prati di Church Road. Provarci sapendo di non aver più nulla da dimostrare, intanto, è già un buon punto di partenza.
 
ROLAND GARROS – Ottavi di finale
Garbine Muguruza (ESP) b. Flavia Pennetta (ITA) 6-3 6-4