L'ambiente spagnolo sembrava apprezzare il lavoro di Conchita Martinez, capitana di Fed Cup (dal 2013) e di Coppa Davis (dal 2015). Ai piani alti, invece, qualcuno non era soddisfatto. Con un annuncio a sorpresa, la federazione spagnola (RFET) ha annunciato l'esonero da entrambi gli incarichi. La riunione del Consiglio Direttivo si è tenuta a Barcellona, nella mattinata di giovedì, e ha prodotto uno stringato comunicato: “Ringraziamo Conchita Martinez: negli anni da capitana ha realizzato un gran lavoro. Abbiamo deciso di cambiare, sostenuti da un consenso generale, per affrontare nuove sfide nel 2018”. I nomi dei successori saranno comunicati nei prossimi giorni. In Fed Cup non è andata troppo bene: l'anno scorso, forte di Muguruza e Suarez Navarro, la Spagna aveva spedito in B l'Italia. L'illusione è durata poco, poiché quest'anno è arrivata la retrocessione con la brutta sconfitta in Francia, dove (in assenza delle migliori) Conchita aveva dovuto schierare Soler Espinosa e Sorribes Tormo. In Coppa Davis era andata un po' meglio: subentrata dopo le enormi polemiche per la nomina di Gala Leon, aveva riportato la squadra nel World Group. Quest'anno gli spagnoli hanno perso nei quarti: dopo una laboriosa vittoria in Croazia (con i padroni di casa privi di Cilic e Coric), hanno perso nettamente in Serbia.
“AVEVO PORTATO TRANQUILLITA'”
Senza Nadal e i componenti del gruppo storico (che pure, in passato, aveva convinto a sobbarcarsi una trasferta in India), Conchita ha fatto quel che ha potuto. Tra l'altro, la sua immagine si era impreziosita in estate, quando ha allenato Garbine Muguruza nella sua cavalcata a Wimbledon. Anche per questo, forse, non si aspettava la batosta. “Voglio esprimere la mia delusione nei confronti della RFET, che mi ha comunicato soltanto nel pomeriggio che non proseguirò nei miei incarichi. Non va bene prendere in mano la barca quando c'è la tempesta, e poi essere fatta fuori dopo aver portato tranquillità e garantito l'impegno di tutti. Pensavo che con la nuova dirigenza sarebbero cambiate un po' di cose, ma non è così. Il tennis continua a non essere una priorità”. La campionessa di Wimbledon 1994 ha sottolineato di aver accettato gli incarichi in via del tutto eccezionale. “In altre condizioni avrei lasciato perdere. Avevo avuto il sentore che stesse per succedere qualcosa, perché quest'anno non mi hanno fatto seguire i giocatori negli Slam. Posso capire la scelta per la Coppa Davis, ma in Fed Cup, dopo cinque anni, si erano create basi importanti”. Conchita ha poi ringraziato i giocatori e gli appassionati. “Avrei voluto continuare, ma è stata una decisione unilaterale della RFET. Dopo tutto l'impegno profuso per il bene del tennis spagnolo, non pensavo di meritare un finale così irrispettoso”.