Chris Evert, vincitrice di 18 Slam, si è detta sorpresa della positività di Maria Sharapova, ma non del fenomeno del doping nello sport professionistico. A suo dire, certe pratiche erano molto diffuse negli anni in cui era in attività, prima che nel tennis arrivasse un programma antidoping. "Negare che negli sport professionistici non ci sia qualcosa del genere vorrebbe dire mettere la testa sotto la sabbia – ha detto durante una conference call a Indian Wells – credo che il fenomeno ci sia un po' ovunque, ma non così tanto nel tennis. Era molto più diffuso ai miei tempi: in tante si dopavano e non c'erano controlli". Già che c'era, avrebbe potuto fare qualche nome…Secondo la Evert, la squalifica a Maria Sharapova dipenderà dalla cartella clinica che presenterà in sede processuale. "Vedremo cosa diranno le cartelle cliniche dei medici che si sono occupati di lei 10 anni fa. Se fosse dimostrato che ha utilizzato il Meldonium nei dosaggi corretti e consentiti, la sua sospensione potrebbe essere breve". , vincitrice di 18 Slam, si è detta sorpresa della positività di Maria Sharapova, ma non del fenomeno del doping nello sport professionistico. A suo dire, certe pratiche erano molto diffuse negli anni in cui era in attività, prima che nel tennis arrivasse un programma antidoping. "Negare che negli sport professionistici non ci sia qualcosa del genere vorrebbe dire mettere la testa sotto la sabbia – ha detto durante una conference call a Indian Wells – credo che il fenomeno ci sia un po' ovunque, ma non così tanto nel tennis. Era molto più diffuso ai miei tempi: in tante si dopavano e non c'erano controlli". Già che c'era, avrebbe potuto fare qualche nome…Secondo la Evert, la squalifica a Maria Sharapova dipenderà dalla cartella clinica che presenterà in sede processuale. "Vedremo cosa diranno le cartelle cliniche dei medici che si sono occupati di lei 10 anni fa. Se fosse dimostrato che ha utilizzato il Meldonium nei dosaggi corretti e consentiti, la sua sospensione potrebbe essere breve".