Giornata così così per le azzurre: Sara passa ma c'è il fardello Serena, la Knapp vince un malinconico derby con la Schiavone, vanno fuori la Vinci (“Peggior match in carriera”) e la Burnett. 

Non è stata una gran giornata “rosa” al Foro Italico. Delle cinque azzurre in campo, soltanto due hanno centrato il secondo turno. Il bilancio è reso ancora più magro dal fatto che Karin Knapp è emersa dal derby con Francesca Schiavone. L'unico sorriso arriva da Sara Errani, brava a superare paure e tensioni in un match tutt'altro che semplice contro Daniela Hantuchova. Ma è un sorriso dal retrogusto amaro, poiché c'è la possibilità di affrontare Serena Williams negli ottavi. Il peggio del peggio. Qui sotto, l'analisi di tutti i match delle azzurre.


SARITA RINGHIA E LA PASSA LISCIA

Esordio con vittoria per Sara Errani. Il match contro Daniela Hantuchova nascondeva qualche insidia, soprattutto sul piano mentale. Non era facile tornare al Foro Italico dopo la finale dell'anno scorso, con un carico di punti da difendere. In effetti c'è stata qualche difficoltà, ma l'azzurra si è imposta 6-4 7-6 a modo suo: soffrendo, lottando, a tratti anche ringhiando. Sarita ha avuto un passaggio a vuoto nel cuore del secondo set, quando la slovacca si è aggiudicata una decina di punti di fila ed è salita 5-2 e servizio. A quel punto, la Errani ha alzato il suo livello e si è esaltata con alcuni passanti millimetrici, emblema del suo miglior tennis. Acciuffata l'avversaria, ha vinto abbastanza agevolmente il tie-break. La Hantuchova ha provato a comandare sin dalla risposta, ma con l'andare dei game ha trovato una resistenza sempre più viva. Al secondo turno, Sarita troverà Christina McHale, nostra avversaria in Fed Cup nel recente incontro di Brindisi (perse nettamente dalla Pennetta). Insomma, l'atteso terzo turno contro Serena Williams è sempre più vicino.

LA FRESCHEZZA DI KARIN
Il derby azzurro al primo turno degli Internazionali BNL d'Italia ha premiato Karin Knapp. L'altoatesina (ma ormai laziale d'adozione) ha superato 6-4 6-1 Francesca Schiavone davanti all'impressionante pubblico del Campo Pietrangeli, gremito in ogni ordine di posti nonostante il giorno feriale, l'ora di pranzo e il caldo afoso. La Knapp ha fatto valere una maggiore freschezza atletica e tecnica. C'è stata battaglia nel primo set, con la Schiavone particolarmente nervosa: dopo aver incassato il game del 3-2, ha protestato a lungo con il giudice di sedia per una palla contestata. Ha provato a tenere duro, anche in avvio di secondo set, ma a un certo punto è crollata e non ha più tenuto il ritmo dell'avversaria. Al secondo turno, l'altoatesina se la vedrà con Petra Kvitova, reduce dal gran successo a Madrid. Un'impresa molto difficile.

VINCI, CHE PARTITACCIA
Termina al primo turno l'avventura di Roberta Vinci. E' un peccato, non tanto per la forza dell'avversaria (la britannica Heather Watson, ottima giocatrice), quanto perchè a Madrid aveva mostrato importanti segnali di ripresa. La Vinci ha sempre faticato al Foro Italico, confermandolo anche quest'anno. Roberta è parsa un po' scarica, non troppo combattiva, nel 6-3 6-1 che ha spinto la Watson al secondo turno. Ha provato ad abbozzare una reazione sul finire del secondo set, quando ha rimontato da 1-5 a 3-5, ma è stato l'unico sussulto di una prestazione negativa, l'ennesima di una stagione fino ad oggi avara di soddisfazioni. La speranza è che Roberta possa mettersi rapidamente alle spalle il momento negativo. 

BURNETT. BRAVA LO STESSO
Finisce tra gli applausi, ma con un pizzico di rammarico, anche il torneo di Nastassja Burnett. L'azzurra ha giocato una buona partita contro l'esperta Magdalena Rybarikova (n. 63 WTA), ma si è arresa con il punteggio di 6-3 7-6. “Asia” era già contenta per l'accesso al main draw, ottenuto grazie alla vittoria nelle pre-qualificazioni, ma l'ambiente del Foro Italico le aveva fatto sperare in qualcosa di più. Un paio d'anni fa fece grandi cose, battendo Alize Cornet, e ha provato a rivivere le stesse sensazioni sul Campo 1, dove un migliaio di spettatori hanno provato a sostenerla fino all'ultimo. Con il suo tennis aggressivo, un po' meccanico ma efficace, ha saputo mettere in difficoltà la slovacca. La buona notizia è che la Burnett ha ritrovato un livello non così diverso da quello che aveva prima dell'infortunio. Nel secondo set, scatenando un buon arsenale di dritti e rovescio, ha rimontato da 6-3 5-2 e si è rifugiata nel tie-break. Si è fatta prendere dalla voglia di strafare ed è finita sotto 5-1. Ha rimontato fino al 5-4, ma ormai era troppo tardi. Non è stata certo aiutata dall'avversaria, molto veloce negli spostamenti e abile a farle tirare sempre un colpo in più.