La sveglia scatta alle 7.15, breve corsa mattutina come warm-up e poi un’abbondante colazione. Quindi altri esercizi di attivazione atletica e poi la prima sessione in campo. Da notare che, come spiegano tanti coach, per riprendere fiducia nei colpi e aggiustare qualche piccolo dettaglio, si lavora molto al cesto anche a questo livello, con esercizi piuttosto semplici.
Così si arriva all’ora del pranzo e a una pausa rilassante di ben… trenta minuti! Poi di nuovo preparazione atletica (da notare che viene svolta open air, senza pesi e attrezzi, anche se pure questi vengono utilizzati ma in maniera attenta e senza esagerazioni) e seconda sessione in campo con esercizi che entrano nel dettaglio di qualche schema particolare (e si vede che a rete Thiem può ancora migliorare molto!) e match finale.
Tutto finito? Finalmente ci si può riposare? Macché. La sessione di allenamento si chiude con un’altra corsa collettiva, con tutte le misurazioni del caso (VO2 max, battito cardiaco, etc). Thiem ha cominciato all’alba, smette mostrando un bellissimo tramonto. Così per circa sei settimane, in modo da farsi trovare pronto per l’inizio della stagione e il primo Slam, a Melbourne.