Indian Wells sta dando grandi soddisfazioni alle wild card: tra loro c'è Danielle Collins, laureata in media presso l'Università della Virginia, che si è tolta lo sfizio di battere Madison Keys. “Queste vittorie stanno dimostrando che un certo livello mi appartiene”. Alla sua prima stagione da professionista ha chiuso al n.167, ma non conosce ancora i suoi limiti.

Sara Errani avrebbe meritato una wild card per il BNP Paribas Open di Indian Wells, almeno per le qualificazioni. Tuttavia, va detto che la Oracle Challenger Series ha sfornato due inviti niente male. Amanda Anisimova ha raggiunto il terzo turno e avrà l'onore del campo centrale contro Petra Kvitova, mentre Danielle Collins ha raccolto la vittoria più importante della sua carriera battendo Madison Keys. Scesa in campo senza nulla da perdere, la numero 117 WTA ha giocato con grande maturità e si è imposta 6-3 7-6, rimontando due volte un break di svantaggio nel secondo set, con la Keys che ha servito sul 5-4 e sul 6-5. “La cosa più bella delle mie recenti vittori? Hanno mostrato che un certo rendimento mi appartiene – ha detto la Collins – anche oggi sapevo che avrei potuto vincere, nei momenti difficili, quando ho avuto sfortuna… ho sempre saputo che ce l'avrei potuta fare”. Un certo tipo di fiducia non si costruisce in un giorno, anche se qualcuno la ricorderà togliere un set a Simona Halep allo Us Open 2014. La Collins è uno dei tanti prodotti del college americano: dopo quel match tornò all'università ed è diventata professionista soltanto nel 2016, dopo essersi laureata in media presso la l'Università della Virginia, non prima di aver vinto due titoli NCAA. A Charlottesville l'avevano seguita Mark Guilbeau e Troy Porco, i quali hanno costruito una “corazza” che le ha permesso di avere un ottimo impatto nella sua prima stagione nel tour. Lo scorso anno ha vinto tre titoli ITF da 25.000 dollari e ha chiuso in 167esima posizione. Ma la tendenza è ancora più positiva nel 2018: lo scorso gennaio ha vinto il WTA 125 di Newport Beach, foriero della wild card a Indian Wells. “Prima di allora non avevo mai vinto più di una partita in un torneo così importante – ha detto – ma ho continuato ad andare avanti. Ogni giorno lavoriamo su cose diverse e proviamo ad applicarle al mio tennis. In questo momento le cose funzionano e sto esprimendo un ottimo tennis”.

VERSO IL CIRCUITO WTA
Lo ha dovuto ammettere anche Madison Keys, incapace di trovare soluzioni nonostante i consigli di Lindsay Davenport. “Questi campi lenti e dai rimbalzi così alti non mi danno una mano – ha detto la Keys – ma penso che lei sia una giocatrice molto furba, rimette tante palle in campo, poi è davvero brava a far ricominciare daccapo ogni punto”. Da quando è diventata professionista si è spostata presso la IMG Academy di Bradenton, dove ormai di Nick Bollettieri non è rimasto granché. Normale che si allenasse lì, poiché è nata proprio da quelle parti. Attualmente è allenata da Pat Harrison (papà di Ryan e Christian) e da Tom Hill, che si è recentemente laureato a Pepperdine. “Tom è una persona molto equilibrata. È sempre entusiasta e questo è molto importante, perché non sempre sono di buon umore e c'è bisogno di qualcuno che trasmetta ottimismo”. Più antica la conoscenza con Harrison Sr. “Ed è ottimo che ci sia lui a guidare il nostro angolo, perché ci trasmette tutta la sua esperienza”. Non più giovanissima (ha compiuto 24 anni lo scorso dicembre), la Collins è ben decisa a provarci sul serio, peraltro dopo aver rimandato per anni l'approdo nel professionismo. “Spero di arrivare presto al punto in cui giocare soltanto tornei WTA, ma a volte è bello partecipare anche agli eventi più piccoli, perché trasmettono una certa umiltà”. A suo dire, il segreto del successo risiede in un giusto atteggiamento. “È un impegno che ho preso con me stessa: essere sempre positiva e mai nervosa o capricciosa. Ritengo che la cosa più importante sia avere una buona energia, assicurandomi di essere felice e mantenere la giusta prospettiva”. Intanto si gode un bel sogno a Indian Wells, e non è detto che sia già finita: al terzo round sfiderà Sofya Zhuk, 18enne russa che ha estromesso Magdalena Rybarikova in un match folle, in cui aveva sprecato la bellezza di undici matchpoint sul 5-4 al terzo prima di imporsi 6-3 2-6 7-5. Contro la dottoressa Collins non potrà permettersi di sciupare così tanto…