Vincendo singolare e doppio a Lugano, la belga si toglie di dosso i tremori legati al rendimento sulla terra battuta. “Se mi iscrivo a singolare e doppio, li gioco entrambi al massimo”. Trovata la fiducia necessaria, è già a Genova per la sfida di Fed Cup. “Se ti muovi bene e scivoli, sulla terra puoi giocare aggressiva. Ma senza eccedere”.

Arrivare troppo in forma a un incontro di Coppa Davis o Fed Cup può essere un'arma a doppio taglio. Magari sei stanco, o magari ci sono troppe aspettative. Però vuol dire che stai giocando bene: è la condizione attuale di Elise Mertens, che in queste ore sta viaggiando verso Genova, quartiere Albaro, Valletta Cambiaso, dove guiderà il Belgio nel delicato play-off contro l'Italia. La semifinale in Australia l'aveva più o meno mandata in letargo, ma appena ha rimesso piede sulla terra battuta abbiamo rivisto la giocatrice di inizio anno. Tra singolare e doppio, nel catino bagnato di Lugano, ha vinto nove partite. Doppio titolo e terzo successo in carriera, dopo i due artigliati in Tasmania, a Hobart. Con questo risultato, si presenterà a Genova con un best ranking al numero 17 WTA. “Entrambi i titoli a Lugano sono stati una sorpresa per me, ma quando ti rechi a un torneo l'obiettivo è sempre vincerlo – ha detto la Mertens – ho avuto un paio di match complicati. Se mi iscrivo anche al doppio, ci metto lo stesso impegno. Non ho mai detto: 'Gioco il singolare e poi vediamo come va'. Non sono quel tipo di persona. Li gioco entrambi al meglio”. Visto che Italia-Belgio ha discrete premesse per un 2-2 dopo i singolari, aver affinato l'intesa con Kirsten Flipkens potrà essere un fattore, anche perché al primo turno – in Francia – non avevano fatto una gran figura contro Mladenovic-Hesse. Adesso non avranno neanche l'alibi di un capitano non troppo gradito. La settimana di Lugano è stata molto particolare, con tanta – troppa – pioggia che ha bloccato il torneo fino a venerdì, costringendo le giocatrici a multipli impegni nel weekend.

UNA SETTIMANA ALLA VOLTA
“Nei giorni di pioggia non potevo allenarmi. Se vuoi giocare più partite possibili, devi sfruttare i momenti di riposo. Non mi sono allenata al coperto e credo che sia stato utile per conservare qualche energia. Vincere il titolo con Kirsten ci dà grande fiducia in vista del weekend”. Come tutti i professionisti, la Mertens dà grande importanza alla fiducia, quella “confidence” che sembra necessaria per rendere al meglio. Per lei, che si esprime al meglio sui campi in cemento, giocare così bene sulla terra è il modo migliore per approcciare la Fed Cup. “Sulla terra bisogna lottare duramente su ogni punto, specialmente ad alti livelli. Se ti senti bene e riesci a scivolare, puoi vincere adottando un tennis aggressivo, ma non troppo. Non bisogna esagerare perché la palla torna indietro più spesso. La fiducia è fondamentale e penso che siano molto importanti servizio e risposta”. Ormai stabile tra le prime 20, la Mertens non si è posta obiettivi specifici. Preferisce vivere una settimana alla volta: “Se sarò mentalmente e fisicamente pronta a giocare, possono accadere grandi cose. Ma devo continuare a lavorare sodo ogni giorno”. Il trio Mertens-Van Uytvanck-Flipkens è partito per Genova nella giornata di lunedì, dove si ritroveranno con la Bonaventure. Hanno viaggiato in macchina, giusto tre ore. “Sono felice di giocare per il mio paese e creare un po' di clima di squadra. Sarò certamente un po' stanca”. Ci saranno cinque giorni di tempo per riposarsi e adattarsi al nuovo ambiente. Sabato partirà favorita contro chiunque giochi tra Jasmine Paolini e Deborah Chiesa, mentre domenica ci sarà un match affascinante contro Sara Errani: da una parte una grande specialista del rosso, dall'altra una giocatrice che sta vivendo un momento magico. C'è solo un precedente, giocato un anno fa a Istanbul. Vinse la Mertens in tre set (7-6 3-6 6-3), ma vale il giusto. L'attacco alla Serie A è appena cominciato.