AUSTRALIAN OPEN. L’eterna Kimiko Date batte la Petrova e diventa la più anziana a passare un turno a Melbourne. “A 42 anni faccio come i bambini: vado a letto alle dieci di sera”.
Al secondo turno, Kimiko Date se la vedrà con Shahar Peer
Di Riccardo Bisti – 16 gennaio 2013
42 anni sono un’età importante per una donna. Superato il muro psicologico degli “anta”, inizi a guardarti dietro e fai un bilancio della tua vita. E decidi che strada intraprendere per il tuo…secondo tempo, tra gioie e rimpianti. Chi non vuole avere rimpianti è Kimiko Date, sempre più fenomeno da studiare, seguire, e ammirare. Battendo Nadia Petrova con un netto 6-2 6-0, la signora Krumm è diventata la più anziana di sempre a passare un turno all’Australian Open. Con i suoi 42 anni e 109 giorni, ha battuto un record che apparteneva a Virginia Wade, che nel 1985 aveva 40 anni. Ci sono tanti modi per affrontare l’argomento-Date. C’è quello snob, in cui si sottolineano i suoi risultati per decretare la morte di un tennis femminile, soprattutto fuori dalle prime 10. Le argomentazioni non mancano: ritiratasi nel 1996, è stata ferma per 12 anni. Ed è tornata rapidamente tra le top 100. “Non avrei mai pensato di tornare nel tour – ha raccontato – ma amo troppo lo sport. E amo il tennis”. Kimiko l’ha presa sul serio, allenandosi come una pazza dopo essersi tenuta in forma grazie al running. Ma un conto è provarci, un altro è riuscirci. Anni fa, quando conduceva la trasmissione-cult “Non è la Rai”, Enrica Bonaccorti esalò dopo un ballo scatenato: “Se sono stanche le ragazzine di 14 anni, figurarsi io che li ho all’incontrario”. Kimiko Date non ha di questi problemi. E’ un po’ come un calabrone, la cui struttura alare non è proporzionale al suo peso. Ma lui non lo sa, e vola lo stesso. Kimiko prova ad ignorare i limiti dell’età e vola, gioca e vince.
Si diverte a rispondere alle domande dei giornalisti, come se sapesse le domande in anticipo. “Alcune madri delle giocatrici sono più giovani di me, quindi le tenniste sono un po’ come figlie” dice col sorriso sornione di chi la sa lunga. Il suo stile di vita è semplice: per continuare ad essere competitiva dorme molto e mangia altrettanto. “Di solito vado a letto alle 10 di sera, come i bambini. Ma è così perché mi sento molto stanca dopo ogni allenamento e so di avere bisogno di tempo per recuperare. E’ una vita semplice, niente di speciale”. Sarà. Il bello della nuova avventura di Kimiko è l’assenza di pressione. Nessuno potrà mai rimproverarla per una sconfitta, e poi il boom sportivo in estremo oriente distoglie l’attenzione dai suoi risultati. Senza contare Kei Nishikori, che si è preso tutto l’interesse dei giapponesi. Da quando è tornata, batte un record dopo l’altro. Al Roland Garros 2010, 39enne, è diventata la più anziana di sempre a battere una top 10. Era già diventata la seconda più "vecchia" a vincere un torneo WTA, imponendosi a Osaka nel 2009, seconda solo a Billie Jean King. “Ma guardate che io non gioco per i record. Gioco per divertirmi, ma non voglio perdere. Il bello è che non mi sono mai alzata al mattino senza la voglia di andarmi ad allenare”. Ogni anno si chiede (e le chiedono) se sarà l’ultimo, quando si ritirerà. In questo momento non ci sono risposte. Va avanti tranquilla, naviga a vista. Martina Navratilova è stata la più anziana di sempre a passare il primo turno in uno Slam (Wimbledon 2004). Poi è andata avanti con il doppio. “Non penso che farò come lei, che ha giocato fino a 50 anni passati”. Nel 1994 giunse in semifinale, ma non ricordava chi fosse l’ultima avversaria battuta in questo torneo. “Era il 1996, ma non ricordo il nome”. La bella messicana Angelica Gavaldon si sarà messa a ridere. Tutto pensava, fuorchè tornare alla ribalta per questo motivo.
Il bello è che Nadia Petrova stava benissimo. Non aveva problemi fisici, niente. “Semplicemente Kimiko ha giocato meglio, non mi ha dato chance. A volte colpivo la palla e avevo la sensazione che mi tornasse dietro ancora più forte – ha detto la russa, che aveva 7 anni quando la Date giocò il suo primo Slam, il Roland Garros 1989 – credo che la pausa di oltre 10 anni le abbia fatto bene. Per questo motivo potrebbe essere più fresca di noi che non abbiamo smesso”. Non accadrà, ma sarebbe stato bello vedere uno scontro diretto tra Kimiko Date e la croata Donna Vekic, cucciola croata che risiede a Londra e parla con uno spiccato accento britannico. Nata il 28 giugno 1996, è la più giovane in tabellone e ha passato il primo turno battendo Andrea Hlavackova con un netto 6-1 6-2. La Vekic è nata nell’anno in cui la Date aveva detto addio al tennis. Donna è allenata da David Felgate, storico coach di Tim Henman, che la segue da quando aveva 11 anni. Potrebbe giocare i tornei junior fino a tutto il 2014, ma vanta già una finale WTA e un livello invidiabile. Al secondo turno se la vedrà con Caroline Wozniacki. Le due potrebbero affrontarsi solo in semifinale: fantascienza. Ma non è detto che possano incrociarsi nei prossimi tornei. Sarebbe una gran bella storia.
LE GIOCATRICI PIU’ ANZIANE A PASSARE UN TURNO IN UNO SLAM
Martina Navratilova – Wimbledon 2004 – 47 anni e 235 giorni.
Renee Richards – 1980 US Open – 46 anni e 6 giorni. *
Renee Richards – 1979 US Open – 45 anni e 8 giorni. *
Berry Pratt – 1968 US Open – 43 anni e 133 giorni.
Kimiko Date-Krumm- 2013 Australian Open – 42 anni e 109 giorni.
* Renee Richards era un uomo, ma potè giocare nel circuito WTA dopo il cambio di sesso.
Essere vulnerabili, e ammetterlo, è una grande risorsa
Vulnerabili lo siamo tutti, anche e soprattutto i tennisti, in un’epoca in cui la pressione per il risultato è...