Kazakhstan in vantaggio grazie a un gran match del loro numero uno, che passa 7-6 6-1 6-2 sul peggior Bolelli del 2015. L'azzurro risale nel primo set e guadagna due set-point, ma li manca e si spegne senza colpo ferire.Aveva ragione Andrey Golubev. “Quando Kukushkin inizia a dire che tutto non va – raccontava ieri nel suo diario da Astana, in esclusiva per TennisBest – vuol dire che è entrato in clima partita e che quindi è vero il contrario, cioè va tutto bene”. Un avviso che poche ore più tardi sa di sentenza, dopo il 7-6 6-1 6-2 con cui il numero uno kazako ha piallato Simone Bolelli e gelato ancor di più il tricolore, riprodotto nel completino del bolognese, con t-shirt rossa e bianca e calzoncini verdi. Lo score finale è forse un po’ troppo severo, ma Kukushkin – arrivato ad Astana per preparare l’incontro già due settimane fa – ha meritato il successo sin dalle fasi iniziali, confezionando una prestazione da massimo dei voti. Si era mostrato serio e intelligente nell'intervista della vigilia per TennisBest, e l’ha confermato con un tennis attento e ordinato. Nulla a che vedere con le bordate di Simone, che però nell'occasione più importante ha giocato il peggiore match della stagione, senza pungere col servizio e incappando in ben 55 errori gratuiti. Tantissimi, troppi per potersela giocare con uno come Kukushkin, che si è piazzato due metri dietro la riga di fondo per appoggiarsi al colpi di Bolelli e rispedirgli fra le scarpe delle palle più morbide ma profondissime, regalando pochissimo e obbligando l’azzurro agli straordinari per prendersi ogni singolo punto. Non il massimo dello spettacolo, ma comunque una tattica che gli ha dato ragione, accoppiata a 46 colpi vincenti, la gran parte col rovescio piatto lungolinea, vero asso nella manica del 27enne di Volgograd. L'ha attuata sin dalle prime battute e non ha mai dovuto cambiarla, perché Bolelli, una volta capito che non sarebbe riuscito a sfondarlo, non ha trovato nelle proprie corde un piano B, finendo per arrendersi a suon di errori, dopo 2 ore e 22 minuti di gioco. "Mi è mancato un po' di coraggio nei momenti chiave – ha detto l'azzurro – ma non sentivo benissimo i colpi, quindi ho palleggiato un po' troppo. Kukushkin invece da fondo non ha sbagliato quasi nulla, giocando un gran match. Onore a lui".

BOLELLI MANCA DUE SET-POINT E SI SPEGNE
Che non sarebbe stato un match facile lo si è capito fin dal primo game, quando Bolelli ha perso il servizio da 40-15, con Kukushkin aiutato da un nastro vincente nel punto decisivo. Nessuno, però, si sarebbe immaginato che il padrone di casa (o quasi) avrebbe poi allungato nelle fasi iniziali anche di secondo e terzo set, mascherandosi da giocatore di una categoria superiore contro un avversario con cui aveva perso tre volte in altrettanti precedenti. La fiducia dei successi passati ha sicuramente aiutato Simone a non demoralizzarsi dopo la partenza lenta, permettendogli di risalire da 2-4 a 5-4 sia nel set che nel successivo tie-break. Ma se nel decimo gioco non è riuscito ad andare oltre il 15-30, nel game decisivo l’azzurro è volato sul 6-4, prendendosi due set-point che potevano dare all’incontro una piega ben diversa. Ma Kukushkin li ha annullati entrambi, difendendosi molto bene sul secondo (chiuso da un diritto di Simone in rete), e sul 7-6 ha spostato l’azzurro alla perfezione, sino a raccoglierne l’errore di rovescio. Chiuso l’importantissimo primo set, l’inerzia si è totalmente spostata dalla parte di "Kukuzza", bravo a vincere quasi tutti i game combattuti e aiutarsi col servizio nelle poche situazioni di difficoltà. Crocevia del match il terzo game del secondo set: sotto 7-6 2-0, Bolelli ha mancato sei palle-break e da quel momento non è più riuscito a far paura al rivale. Niente rimonta epica, niente emozioni da Davis, nemmeno un timido tentativo di reazione. Solo un Kukushkin che sparando vincenti a raffica ha regalato ai suoi un punto che vale oro. "Peccato per il primo set – ha chiuso Simone -, sono partito male ma poi ho avuto due set-point, e sul secondo avrei potuto fare meglio. Hanno sicuramente pesato i break subiti in apertura di tutti i tre set. Lui ha potuto giocare più tranquillo, io ho mancato tante occasioni per rientrare, ed è andata così". Quando Barazzutti l'ha preferito a Fognini, aveva senza dubbio in mente un risultato diverso, ma non gliene si può fare una colpa. A Seppi il compito di tenere a galla l’Italdavis. È appena il secondo singolare, ma è già vietato fare scherzi.

COPPA DAVIS 2015 – Primo turno
KAZAKHSTAN-ITALIA 1-0
Mikhail Kukushkin (KAZ) b. Simone Bolelli (ITA) 7-6 6-1 6-2