A sentire il manager Max Eisenbud, uno dei più grandi shock per Maria Sharapova è stato quando si è resa conto di quanto avrebbe dovuto pagare per portare avanti il progetto delle caramelle Sugarpova. "Ha fatto un milione di servizi fotografici, ma non li ha mai dovuti pagare – ha detto Eisenbud – stavolta ha dovuto prendere decisioni importanti e fnanziarle in prima persona". Il progetto Sugarpova si sta diffondendo rapidamente: Eisenbud si aspetta la vendita di 1,2 milioni di sacchetti: visto che ognuno costa 5 dollari, dovrebbero intascare ben 6 milioni. La Sharapova è testimonial di diverse aziende, ma nutre una certa predilezione per Sugarpova, visto che è coinvolta direttamente nel business. "Non mi stanca e non mi sento obbligata a farlo – ho detto – mi piace molto. Mi esalto quando ricevo le mail, devo approvare qualcosa o quando c'è un brainstorming con i creativi".
6 milioni per le caramelle Sugarpova
A sentire il manager Max Eisenbud, uno dei più grandi shock per Maria Sharapova è stato quando si è resa conto di quanto avrebbe dovuto pagare per portare avanti il progetto delle caramelle Sugarpova. "Ha fatto un milione di servizi fotografici, ma non li ha mai dovuti pagare – ha detto Eisenbud – stavolta ha dovuto prendere decisioni importanti e fnanziarle in prima persona". Il progetto Sugarpova si sta diffondendo rapidamente: Eisenbud si aspetta la vendita di 1,2 milioni di sacchetti: visto che ognuno costa 5 dollari, dovrebbero intascare ben 6 milioni. La Sharapova è testimonial di diverse aziende, ma nutre una certa predilezione per Sugarpova, visto che è coinvolta direttamente nel business. "Non mi stanca e non mi sento obbligata a farlo – ho detto – mi piace molto. Mi esalto quando ricevo le mail, devo approvare qualcosa o quando c'è un brainstorming con i creativi".