Partono male le WTA Finals di Flavia Pennetta, battuta 6-0 6-3 da Simona Halep. Tre settimane di riposo hanno fatto bene alla numero due del mondo, che si è presentata a Singapore in grande spolvero. Per l’azzurra è (quasi) già tempo di dentro o fuori.Dal 6-1 6-3 per Flavia allo Us Open, al 6-0 6-3 per Simona Halep alle WTA Finals. Da New York a Singapore, è bastato un mese e mezzo per ribaltare le gerarchie. Anzi, forse sono bastate solamente tre settimane, le stesse passate dall’ultimo match nel circuito di Simona Halep. Si era presentata per l’Asian swing in condizioni non ottimali, rimediando tre sconfitte che gli sono tornate utili in chiave Singapore. Mentre Flavia si spremeva fra tornei e viaggi aerei per raccogliere gli ultimi punti utili per la qualificazione, lei ha avuto una ventina di giorni per allenarsi e ricaricare le batterie, così da presentarsi a Singapore con grandi ambizioni. Senza Serena Williams la favorita numero uno è proprio lei, che lo scorso anno (dopo averla battuta nel round robin) si arrese alla statunitense proprio in finale, dopo averla tenuta in gioco strappando un set ad Ana Ivanovic nell’ultimo match del round robin. L’avesse perso in due set, sarebbe passata comunque in semifinale ma avrebbe tolto di mezzo la più forte. Invece non ha fatto giochetti, poi si è presa la finale e ha ritrovato la numero uno del mondo, arrendendosi nettamente. Ci riprova quest’anno, e l’inizio è stato dei più incoraggianti. Nel match inaugurale del torneo è scesa in campo tranquilla e motivata, prendendosi la prima vittoria con il minimo sforzo. Flavia ha pagato carissima la tensione che ne ha accompagnato l’esordio, giocando un primo set molto deludente, nel quale troppa fretta e poca lucidità tattica le hanno permesso di raccogliere appena dieci punti.
FLAVIA REAGISCE, MA NON BASTA
L’azzurra si è scolta all’inizio del secondo, quando ha avuto due chance per rimettere in piedi l’incontro, ma ormai la rumena era lanciatissima verso il successo. Se l’è preso senza mai cedere il servizio, salvando con lucidità due palle-break nel primo game del secondo set, quando la Pennetta poteva mettere il naso avanti per la prima volta. Sarebbe stato molto importante, invece la Halep si è salvata e poi non ha più concesso nulla, contro una Pennetta via via sempre meno convinta di poter ribaltare il match. Il break decisivo della rumena è arrivato sul 4-3. Dopo l’intervento di Salvador Navarro (in tribuna col trainer Max Tosello e pure Corrado Barazzutti), l’azzurra ha salvato con coraggio le prime tre palle-break concesse, ma sulla quarta ha dovuto arrendersi. Alla fine ha chiuso con 27 errori gratuiti, troppi per giocarsela con una Halep in versione metà stagione, che ha confermato lo status di prima testa di serie. Quest’anno la Maestra può essere lei. Per Flavia è già tempo di dentro o fuori, ma la parte positiva dei round robin è che danno la possibilità di passare in semifinale anche con una sconfitta, o – in determinati casi – addirittura con due. Significa che per Flavia non è per niente finita, e ci sono ancora ottime possibilità di prendersi la semifinale.
WTA FINALS SINGAPORE – GRUPPO ROSSO – Prima giornata
Simona Halep (ROM) b. Flavia Pennetta (ITA) 6-0 6-3
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