Primo titolo in carriera per la giovane Bencic: la svizzera si impone a Eastbourne dominando alla distanza Agnieszka Radwanska. A 18 anni vale già le top-10, ma se imparerà a scendere a rete al mondo giusto può salire ancora più in fretta. 

Belinda non aveva neanche quattro mesi quando Martina Hingis vinse il suo titolo a Wimbledon. Correva l'anno 1997 e nemmeno papà Ivan pensava che la figlia sarebbe diventata un progetto di campionessa. Avrebbe iniziato a giocare quattro anni dopo, poi la sua storia si è intrecciata con quella di Martina grazie alle dure lezioni con Melanie Molitor, mamma della Hingis. Il cerchio deve ancora chiudersi, ma ha preso forma in un ventoso sabato pomeriggio a Eastbourne, dove Belinda Bencic si è aggiudicata il primo titolo in carriera, battendo Agnieszka Radwanska con il punteggio di 6-4 4-6 6-0. E' stata una partita molto bella, interessante…riconciliante con un certo tipo di tennis. Nè la svizzera né la polacca sono giocatrici muscolari. Intascano punti e soldi con le geometrie e il talento. Ci è parso di rivedere il tennis che andava in voga negli anni 80 e 90, di cui Martina Hingis è stata l'ultima esponente prima che le sorelle Williams perfezionassero la rivoluzione inaugurata da Monica Seles. Bencic e Radwanska sono simili: amano costruirsi il punto con la testa ancor prima che con le bordate. Per due set abbiamo visto una bella partita, piena di situazioni e ribaltamenti di punteggio. Era la Bencic a provare a fare gioco, soprattutto con un rovescio che sembra telecomandato. Il suo tennis ricorda (davvero!) quello della Hingis, ma quando imparerà a chiudere a rete i punti che si costruisce da fondocampo, beh, potrà entrare tra le top-10 a tempo di record. Oddio, contro buona parte delle avversarie è sufficiente giocare un colpo in più per intascare il punto. Ma contro “Aga”, fortissima in difesa, si è spesso trovata nella terra di nessuno perchè non aveva il coraggio di scendere a rete e in più di un'occasione è tornata indietro, ricominciando a tessere la ragnatela da fondocampo. Ma spesso finiva col perdere il punto.


BENCIC COME LA WOZNIACKI

Nonostante le difficoltà tattiche si è presa il primo set grazie a un break sul 4-4 dopo che la Radwanska l'aveva riacciuffata. Semplicemente, Belinda era più aggressiva. Da parte sua, la polacca deve ancora smaltire le macerie di quattro mesi disastrosi, i peggiori della sua carriera. A volte esagera con scelte tattiche ardite e commette qualche errorino di troppo. Perso il primo set, si è tolta di dosso ogni pressione e ha giocato tre game degni della Radwanska che fu, capace di arrivare in finale a Wimbledon e salire al numero 2 WTA. Ha vinto 12 dei primi 13 punti e sembrava inarrestabile. Ma appena è risalita un po' di pressione, la Bencic ha ripreso a spingere e l'ha agganciata sul 3-3. Anzi, è stata proprio la svizzera ad avere le occasioni migliori. Palla break sul 3-3, palla break sul 4-4. In quel momento ha sbagliato una risposta dopo l'altra e ha perso il servizio sul 4-5, peraltro dopo essere stata avanti 30-0. Si pensava che la maggiore esperienza della Radwanska potesse consegnarle il primo titolo stagionale, il secondo a Eastbourne dopo il remoto successo nel 2008, quando era una 18enne di belle speranze. Invece era scritto che questo torneo dovesse lanciare un'altra teenager. Come la Radwanska sette anni fa, o come Madison Keys nel 2014. Il passaggio di consegne era arrivato già al secondo turno, con il netto 6-2 6-2 con cui la Bencic aveva battuto la Keys. Il terzo set è stato una formalità, un 6-0 fin troppo severo per la Radwanska, comunque autrice di un ottimo torneo e interprete di alcuni colpi ad alto tasso spettacolare: difese estreme, discese a rete in controtempo….ma oggi era il giorno di Belinda, passaporto e tennis da predestinata. A 18 anni e 109 giorni è la prima giocatrice a vincere un torneo Premier dai tempi di Caroline Wozniacki, che aveva un paio di mesi in meno quando si impose a New Haven nel 2008. Con Martina Hingis al suo angolo, beh, è tutto più facile. E Wimbledon è dietro l'angolo.

 

WTA PREMIER EASTBOURNE – Finale

Belinda Bencic (SUI) b. Agnieszka Radwanska (POL) 6-4 4-6 6-0